Una maxitruffa a Messina, portata avanti tramite crediti fittizi e all’autoriciclaggio, ha portato stanotte all’esecuzione di due distinte ordinanze cautelari da parte della guardia di finanza e al sequestro di oltre un milione e 200mila euro a titolo di profitto illecito. La procura di Patti, che ha condotto le indagini, ha comunicato che la maxitruffa […]
Maxitruffa sui bonus edilizi a Messina: sequestrati 1,2 milioni di euro
Una maxitruffa a Messina, portata avanti tramite crediti fittizi e all’autoriciclaggio, ha portato stanotte all’esecuzione di due distinte ordinanze cautelari da parte della guardia di finanza e al sequestro di oltre un milione e 200mila euro a titolo di profitto illecito. La procura di Patti, che ha condotto le indagini, ha comunicato che la maxitruffa è stata realizzata da otto persone in materia di bonus edilizia, già nella prima fase di erogazione delle agevolazioni fiscali, antecedenti al decreto Antifrode del 2021 che ha introdotto le figure degli asseveratori e dei tecnici abilitati.
La condotta illecita delle otto persone ha generato dai cassetti fiscali, sul portale dell’Agenzia delle entrate, crediti inesistenti a seguito di asseriti lavori di ristrutturazione edilizia (Bonus facciate, Sismabonus e Bonus ristrutturazione) su immobili inesistenti o di proprietà di persone ignare. Ciò ha consentito agli indagati di accedere al Bonus edilizio che poteva essere utilizzato, alternativamente, mediante lo sconto in fattura o la cessione del credito di imposta ad altri, con lo scopo di conseguire la rapida liquidazione delle somme. Infatti, i crediti fittizi generati sono stati oggetto di diverse cessioni a Poste italiane e successivamente trasferiti all’estero, in brevissimo tempo e in maniera frazionata, su conti correnti accesi in Lituania, Estonia, Belgio e Regno Unito attraverso l’utilizzo di società che forniscono il servizio di Iban virtuali, in modo da ostacolarne la tracciabilità. Per questo, gli indagati sono stati anche ritenuti responsabili del reato di autoriciclaggio.