Un caso di migrazione al contrario quello del popsurrealista che dipinge eroi ed eroine, affascinato dal Barocco, dal Liberty, dalla policromia dei carretti siciliani e delle ceramiche, tanto da stabilire in città il suo studio
Max Ferrigno, artista piemontese che ha scelto Palermo «Lo stile di vita dei palermitani è sempre stato pop»
Se dalle ultime statistiche è sempre più evidente che i giovani decidono di abbandonare Palermo per cercare fortuna e realizzazione altrove, parallelamente accadono anche storie di migrazioni al contrario, di professionisti che dal Nord decidono di trasferirsi al Sud perché vedono nel capoluogo siciliano la città ideale in cui vivere e lavorare. Storie che non capitano tutti i giorni, ma che per la loro singolarità ci permettono di vedere Palermo da una prospettiva a cui non siamo abituati.
Una di queste è la storia di Max Ferrigno, classe 1977, nativo di Casale Monferrato, nella provincia Alessandrina, e orgogliosissimo delle sue origini siciliane, che ha deciso di trasferirsi a Palermo e di aprire il suo studio nel centro della città. artista popsurrealiasta, Max ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive in giro per il mondo. La sua arte è fatta di eroi ed eroine con i superpoteri tratti da fumetti, anime, cartoni animati, manga e videogiochi, protagonisti dell’immaginario infantile e adolescenziale degli attuali trentenni e quarantenni a cui l’artista piace stuzzicare la fantasia: immagini coloratissime scolpite nella memoria, che Ferrigno rielabora caricandole di emozioni, sentimenti, ironia e inquietudini propri della vita adulta.
Ma come mai un artista pop che ama definirsi nipposuggestionato decide di venire a vivere e lavorare a Palermo? «Prima di tutto per la qualità della vita», risponde Max, che ammette di avere un debole per la città, per il clima caldo, le giornate di sole, i ritmi di vita mediterranei e la vivacità dell’ambiente artistico. Insomma, Palermo è una fonte di ispirazione tutta da scoprire, vivere e riproporre sulla tela in chiave pop. «Palermo è pop, lo stile di vita e le abitudini dei palermitani sono sempre stati pop, le tradizioni popolari, le decorazioni dei carretti siciliani e delle maioliche, i pupi, lo street food, la cassata… Tutto è pop in questa città», argomenta l’artista, che è sulla buona strada per diventare anche un palermosuggestionato: racconta di essere affascinato e di stare approfondendo lo studio del Barocco, del Liberty, della policromia dei carretti siciliani e delle ceramiche, che sicuramente influenzeranno l’estetica del suo immaginario artistico ed estetico.
Lo studio dell’artista, il Max Ferrigno Art Show, si trova in Via Garzilli 26, all’interno dello showroom Giuseppe Veniero Project, la cui galleria d’arte a Piazza Borsa nel 2014 ha ospitato una collettiva di artisti pop alla quale ha partecipato anche Ferrigno. Il nuovo studio palermitano è stato concepito come un “salotto culturale” di incontro e confronto aperto ad artisti, pubblico, collezionisti e curiosi e, perché no, come un luogo per continuare a vivere anche da adulti la magia dei vivacissimi e animati anni Ottanta e Novanta, naturalmente in modalità pop.