Marsala: rifiuti in strada, mancano i sacchetti bio Società non li distribuisce, operatori non raccolgono

Emergenza rifiuti, a macchia di leopardo, a Marsala. Da alcuni giorni, infatti, i netturbini di EnergetiKambiente (ex Aimeri Ambiente) non raccolgono più, lasciandoli sul posto, i rifiuti umidi (resti alimentari) se non sono dentro sacchetti biodegradabili. Immediate sono state le proteste di parecchi cittadini. Molti hanno evidenziato il problema anche sul più popolare dei social network: Facebook. 

Tra questi anche un alto funzionario della Procura della repubblica di Marsala, Alberto Vittorio Pellegrino (direttore amministrativo dell’ufficio esecuzione), che un paio di giorni fa ha pubblicato questo post: «Stamattina ho scoperto che l’umido non viene ritirato perché nel mio condominio non sono stati usati i sacchetti biodegradabili». Il funzionario quindi ha aggiunto: «L’Aimeri o chi per essa distribuisca questi sacchetti a tutta la cittadinanza; qualche anno fa nelle riunioni preparatorie feci presente che era necessario l’uso di questi sacchetti come avveniva al nord, ma mi fu risposto che si poteva farne anche a meno; in ogni caso devono ritirare l’umido come hanno sempre fatto, o sono pronto a denunciarli per interruzione di pubblico servizio; chiedo l’intervento del sindaco per chiarire questa assurda situazione, si faccia sentire almeno una volta se non vuole che ci siano delle ricadute igienico sanitarie in questa città sempre più sporca». 

Nel frattempo, gatti e cani randagi, alla ricerca di qualcosa da mangiare, squartano i sacchetti lasciati davanti alle abitazioni spargendone il contenuto per strada e sui marciapiedi. Sacchetti sui quali gli operatori ecologici lasciano un bigliettino giallo che riporta la seguente scritta: «Attenzione! Sacco non conforme, utilizzare solo sacchetti biodegradabili». I cittadini se la prendono con il Comune, accusandolo di non fornire servizi adeguati. E in particolare di non distribuire sacchetti biodegradabili. Dieci buste bio, di dimensioni piccole, costano 1.99 euro. E non tutti possono o vogliono spendere questa cifra. Soprattutto se si considera che la tassa per il servizio di raccolta rifiuti è già piuttosto salata (il triplo rispetto a quando il Comune la gestiva con propri netturbini). 

Per questo, il consigliere comunale Mario Rodriquez (del Pd, come il sindaco Alberto Di Girolamo) ha invitato l’amministrazione cittadina «a prendere i dovuti provvedimenti, acquistando questi sacchetti e a provvedere a distribuirli a tutta la cittadinanza». A rispondere è stato il vicesindaco Agostino Licari (anche lui Pd), affermando: «È un fatto sopravvenuto che sta creando disagi e problemi di decoro urbano. A breve provvederemo a fornire alle famiglie gli idonei sacchetti, ma intanto chiediamo ai cittadini di fare attenzione nello smaltimento dei rifiuti organici, utilizzando sacchetti a norma». E questi, spiega la stessa nota del Comune, «corrispondono generalmente ai sacchetti per la spesa, distribuiti dai supermercati, facilmente reperibili e riutilizzabili». 

Ma come mai, all’improvviso, è stato rilevato il problema? La spiegazione viene fornita nell’incipit dello stesso comunicato stampa diffuso dal Comune dopo le proteste dei cittadini. «La Sicilfert di Marsala, il centro di stoccaggio in cui il Comune conferisce l’organico – viene spiegato – accetterà tale tipologia di rifiuto solo se contenuta in sacchetti compostabili (biodegradabili). La comunicazione, avvenuta nei giorni scorsi, ha avuto come conseguenza il respingimento da parte dell’impianto di contrada Maimone di alcuni carichi di organico, in quanto non conferito in sacchetti conformi alla relativa normativa comunitaria/nazionale attualmente in vigore. Tutto questo ha comportato che gli operatori della EnergetiKambiente, società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti a Marsala, da oltre una settimana segnalano agli utenti l’eventuale uso non idoneo dei sacchetti contenenti l’organico». 

Una problematica che è oggetto anche del processo al Tribunale di Marsala in cui sono imputati i vertici della Sicilfert (Michele, Pietro e Caterina Foderà) insieme all’ex direttore dell’Ato Tp1, Salvatore Alestra, all’ex direttore area Sud dell’Aimeri, Orazio Colimberti, e al capo impianto del cantiere di Trapani, Salvatore Reina.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]