Mario Venuti visto dagli studenti di Tecnica del giornalismo

(Foto di Orietta Scardino)

L’incontro con Mario Venuti ha costituito per gli studenti del corso di Tecnica del giornalismo da me tenuto una lezione pratica di intervista e stesura di un articolo d’intervista. L’entusiamo è stato grande, in considerazione della popolarità e simpatia del personaggio, e sono tanti articoli degli studenti scritti a caldo. Il rispetto dei tempi assegnati così come quello degli spazi è essenziale nel lavoro giornalistico. Allo scadere dell’ora X (le 9,30 di questa mattina) che avevo stabilito, ho aperto la mia casella di posta elettronica ed ho trovato una quindicina di articoli pervenuti in tempo utile. Non tutti gli studenti hanno un computer o una casella di posta, molti sono pendolari e pertanto non hanno potuto rispettare i tempi. Sono scusati. Fra gli articoli letti, per non far torto a nessuno, ho selezionato i passaggi che mi sono sembrati più originali, per diversificare le firme e dare a ciascuno la meritata opportunità di essere visibile, anzi leggibile. Grazie a Step 1, palestra e vetrina dei nostri corsi, eccoci qui a commentare insieme l’incontro con Mario Venuti. Ma non è finita. Ringrazio infatti Sonia Giardina che ha portato i suoi studenti già addestrati dal laboratorio del Medialab a usare le telecamere. L’incontro con Venuti dunque diventerà un video che sarà proiettato alla Facoltà di Lingue e letterature straniere, appena pronto. Naturalmente alla presenza di Mario Venuti se ci farà il regalo di ritornare.

Maria Lombardo

 

Selezione dagli articoli degli studenti

Mario Venuti ha un’aria tranquilla, un sorriso dolce e subito cerca di rompere il ghiaccio dandoci qualche utile indicazione per evitare momenti di disagio durante l’intervista: “Non fate affermazioni, per avere una risposta serve prima una domanda”. Una sorta di lezione di giornalismo da parte di chi è protagonista delle cronache musicali si è tenuta nel chiostro dei Benedettini prima dell’incontro in aula, disponibile a farsi riprendere dalla telecamere degli studenti del Medialab coordinati dalla prof. Sonia Giardina.
Con molta naturalezza risponde a tutte le domande che gli vengono poste: arte, letteratura, religione. Ma è quando si comincia a parlare di musica sudamericana , come la bossa nova, che i suoi occhi si illuminano. Gesticola, sorride. Parla senza esitazione, con enfasi e una grande sicurezza, mettendo in luce la sua preparazione non solo musicale ma anche di cultura generale. Continua fino a quando, come se volesse giustificare tanta foga,dice “Scusate se mi dilungo, ma è un argomento che mi stimola”.

Giovanna Grasso

All’arrivo nell’aula in perfetto orario, senza le solite guardie del corpo ma accompagnato da Gianluca Runza di Musica e Suoni, con giacca nera e jeans, occhiali da sole che non toglie nemmeno entrato, Mario Venuti ha ricevuto un’accoglienza spumeggiante e calorosa dai tanti studenti impazienti. Dopo una breve presentazione, molte sono state le domande postegli; sincere, spontanee, a volte emozionanti le sue risposte. 

Carmelinda Viviana Stella

Nel video “Veramente” hai curato molto il movimento del corpo, come mai questa scelta?
Amo molto il teatro e la danza, ho sempre pensato di avere una predisposizione alla espressività del corpo e, a 40 anni, ne ho avuto il coraggio. E poi la musica era adatta per farlo.

Hai collaborato con vari artisti, come è stato il tuo rapporto con loro? Ad esempio con Carmen Consoli?
Carmen era molto giovane quando l’ho conosciuta, era irresistibile già allora, con la sua chitarra in mano e la sua voce lunare. È stato bello condividere con lei molte emozioni, come il Festival di Recanati, dove lei con molta umiltà si è esposta solo come interprete pur essendo una grande cantautrice.

Patrizia Dovara

Come scegli le parole dei tuoi testi?
Tutto è legato all’istinto, le parole vengono da sole, ma sono importanti. Nei testi cerco di riportare le mie emozioni con la maggiore lucidità possibile. “Crudele” vuol dire quello che vuol dire, non ci sono ambiguità. In “Veramente” si parla della vera essenza trasmessa dalle maschere e si ironizza sul fatto che la maschera a volte può essere più veritiera di un viso nudo. Le parole vanno scelte, ma è fondamentale l’istinto, con la razionalità si possono solo limare gli spigoli. La magia della musica è data dall’incontro tra irrazionalità e razionalità.

Come è nata la collaborazione con molti cantanti importanti?

Con Antonella Ruggero è stato merito di suo marito, nonché produttore, che ha sentito la mia canzone e l’ha proposta ad Antonella che subito l’ha sentita sua e l’ha portata a Sanremo. Di Carmen Consoli ho già detto che l’ho conosciuta che era ancora una ragazzina, ma la sua voce era irresistibile già da allora. Per il mio album in lavorazione avevo chiesto a Franco Battiato di partecipare ad un pezzo, ma purtroppo lui è molto impegnato dalle riprese del suo ultimo film, e non è potuta esserci nessuna collaborazione. Sarà per il futuro!.

Roberta Palmigiano

Il suo prossimo album, prodotto dalla Universal e in lavorazione già da due mesi, si presta a una interpretazione filosofeggiante, infatti Mario Venuti considera “Materia viva”, un  “panta rei” di arte e vita che scorrono e si arricchiscono di elementi di altre culture, nuove personalità e di esperienze individuali. Questo modo di fare musica Mario Venuti lo deve, come lui stesso ammette, a Caetano Veloso.

Andrea Deioma

Cosa ne pensa di Music Farm?
Purtroppo queste trasmissioni sono lo specchio dei tempi… Una trasmissione così non so che beneficio possa portare ai cantanti; li rende semplicemente schiavi di un meccanismo televisivo fatto di scoop, di tresche, di violazione dell’intimità domestica. Io ho sempre cercato di preservare la mia attività di cantautore. Durante la prima edizione di Music Farm mi trovavo in tournée e una sera, facendo zapping e trovandomi di fronte questa trasmissione dissi ai ragazzi della troupe di spararmi, se un giorno mi avessero visto lì….
E’ risaputo il suo amore per il Sud America.
Il Sud America mi attrae per vari motivi, è un nuovo mondo, formato da diverse culture e razze. Ed è proprio questa la ricchezza culturale di questa terra. Caetano Veloso, uno tra i maggiori esponenti della Bossa Nova, è per me un esempio di artista vero, che nell’arco della sua carriera ha espresso in maniera stupenda, il partire dalle radici di un popolo per poi arricchirlo.

Loredana Gravina

Gli applausi man mano sono stati ripetuti e convinti, come se i ragazzi stessero assistendo ad uno dei concerti di Mario, e uscendo un po’ dall’ambito strettamente musicale della conferenza, sono sembrati particolarmente curiosi di conoscere Venuti uomo oltre all’artista e si sono sbizzarriti in una serie di domande su temi come la religione e la politica per scoprire e capire le opinioni del personaggio. Il cantautore ha ammesso di essere piuttosto diffidente nell’accettare alcune politiche del Vaticano sul divieto dell’uso del profilattico, soprattutto in riferimento ai paesi africani, in cui il numero dei fedeli è altissimo, ma in cui è però altissima anche la diffusione dell’HIV, che l’uso del contraccettivo limiterebbe. C’è stato anche spazio per una domanda scherzosa sulla nuova e spaziosa residenza di Mario Venuti a Catania, vicino al Castello Ursino, tanto che una ragazza ha chiesto se fosse possibile organizzare una festa con tutti i ragazzi presenti alla conferenza, ma il cantautore ha risposto, con humour, che il servizio di posate potrebbe non essere all’altezza! I ragazzi hanno apprezzato molto le risposte di Venuti per tutta la durata dell’incontro che è risultato talmente gradevole da lasciare in tutti la sensazione di essersi concluso velocemente, forse troppo.

Carmelo Cangiamila

L’ artista ha parlato più volete della figura di Francesco Virlinzi molto importante per la sua formazione culturale musicale e il suo amore per l’ America latina, nonchè il ruolo di “artigiano della musica” che sente di rivestire. Alla fine ha voluto indirizzare tutti i giovani presenti all’ incontro di credere sino in fondo in quel che si fa e di coltivare ogni piccolo stimolo che si ha, perchè il futuro ripaga sempre ogni sorta di sacrificio fatto.

Antonio Crimi

Fatto un riferimento ad Italo Calvino,Venuti ha cercato di spiegare il perché della sua leggerezza pensosa, dei suoi testi,frutto di un istinto unito ad una razionalità, all’essere ben definito,a dare un forte peso alle parole,a cercare una lucidità anche nelle sensazioni,il tutto cercando di essere sempre il più leggibile possibile. Un altro aspetto fortemente sottolineato è stata l’importanza delle collaborazioni con altri artisti,non solo a livello professionale ma soprattutto a livello umano.

Angela Messina

Intanto il prossimo appuntamento è fissato per domani sera  alla villa Bellini per il concerto che vedrà la sua partecipazione e quella della nostra cantantessa, Carmen Consoli in occasione della campagna elettorale pro Enzo Bianco; e poi chissà…magari arriverà questo famoso invito a cena del quale si parlava durante l’incontro e, se così non fosse, le porte della nostra facoltà rimarranno in ogni caso sempre aperte.

Maria Napoli

Il nuovo papa lo considera troppo conservatore e, comunque, alla religione, Venuti dice di preferire valori laici come la lealtà, il rispetto delle diversità, l’impegno politico. Alla domanda finale della professoressa Lombardo “Qualche dritta per riuscire nella vita”, ha risposto esortando noi giovani di belle speranze ad essere leali con noi stessi e a credere nei nostri ideali, anche se sono controcorrente. Anche lui l’ha fatto ed il tempo sembra avergli dato ragione.

Silvia Giangravé


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