Il senatore catanese Mario Giarrusso è fuori dal Movimento 5 stelle. È stato espulso. Secondo la motivazione ufficiale che filtra, da molti mesi (già dal 2019 ma il suo nome non compare già più sul sito coi riepiloghi del rendiconto) non restituisce parte della sua indennità, come previsto dal regolamento del partito pentastellato. Lui si è sempre difeso sostenendo che quei soldi gli servono per pagare gli avvocati nelle cause che deve sostenere. Giustificazione non ritenuta valida dai probiviri. «Ho appreso la notizia poco prima che diventasse pubblica stamattina, ma non voglio dire altro al momento. Sto riflettendo», sono le uniche frasi dell’ormai ex grillino rilasciate a MeridioNews.
Una riflessione che lo deve portare a scegliere intanto in quale gruppo collocarsi in Senato e se continuare a sostenere il governo Conte. Il senatore, tra i fondatori del Movimento 5 stelle ai piedi dell’Etna, da tempo ha assunto una posizione molto critica nei confronti di Luigi Di Maio. In particolare aveva scagliato un durissimo attacco contro l’ex leader politico all’indomani del cambio di maggioranza governativa, quando i pentastellati sono passati da alleati della Lega al Pd. Più di recente, Giarrusso è stato molto critico nei confronti del governo sulla conferma di Claudio Descalzi come amministratore delegato di Eni e si è sempre schierato fortemente contro l’adesione al Mes, il fondo salva stati.
Alla luce di queste frizioni e di altre fuoriuscite dal M5s, nei mesi scorsi voci di corridoio parlavano di un possibile passaggio del senatore catanese alla Lega di Salvini. Rumors sempre smentite dallo stesso Giarrusso. Che ora però si ritrova libero di riflettere sul suo futuro.
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