Marconi, dopo l’exploit col Monza si volta pagina «Trattativa lampo, ho accettato subito Palermo»

Parlerà bresciano la coppia centrale difensiva del Palermo targato Roberto Boscaglia. Il tandem sarà composto da Edoardo Lancini, di Chiari, uno dei punti fermi della squadra che nella passata stagione ha ottenuto la promozione in C, e Ivan Marconi, trentenne centrale di Brescia che il club rosanero ha acquistato a metà agosto a titolo definitivo dal Monza. Dopo le promozioni dalla C alla B conquistate con la Cremonese e con i biancorossi rispettivamente nel 2017 e nel 2019/20, Marconi proverà nel capoluogo siciliano ad aggiungere un’altra perla alla propria collana.

«A Cremona e a Monza, a proposito dei due salti di categoria, ho vissuto esperienze diverse – ha sottolineato dal ritiro di Petralia Sottana il neo-acquisto rosanero – per vincere un campionato occorre innanzitutto una grande coesione del gruppo e poi, al di là della fortuna, serve anche unità di intenti nell’arco di un campionato lungo e difficile e in cui, anche in base alla stanchezza di qualcuno, sarà certamente utile pure il contributo di giocatori che magari hanno avuto poco spazio. Tutte le componenti devono remare verso la stessa direzione: squadra, società e i tifosi». Che ieri, nonostante le distanze dovute alle restrizioni anti-Covid, nel comune madonita hanno fatto sentire comunque la propria vicinanza ai giocatori: «Per quanto riguarda il calore del pubblico, il Sud è tre categorie avanti rispetto al Settentrione. Ho affrontato in passato il Palermo da avversario e ricordo la spinta della tifoseria rosanero. Speriamo di rivedere presto il pubblico sugli spalti ma in questo momento si naviga a vista in attesa di indicazioni precise da parte delle autorità».

Reduce dall’exploit a Monza con la squadra allenata da Brocchi, Marconi ha voltato pagina con rinnovate ambizioni: «Il Monza ha fatto altre scelte. Nel momento in cui ho saputo dell’interessamento del Palermo ho accettato subito e infatti la trattativa è durata pochissimo». Con Bellusci sponsor d’eccezione. «Beppe (ex difensore rosanero e suo compagno l’anno scorso in Lombardia, ndr) mi ha consigliato di venire qui e lo ringrazio pubblicamente, dopo averlo fatto in privato, per le belle parole spese nei miei confronti. Sostenere che sono il miglior difensore in marcatura della C forse è esagerato ma posso dire che la marcatura ad uomo è la mia principale prerogativa. Qualche volta ho anche fatto l’esterno (e a proposito di corsie laterali in difesa è in arrivo dall’Inter il terzino sinistro classe 2000 Niccolò Corrado, ndr) ma il mio ruolo naturale è quello di centrale».

Ruolo che in questi giorni di ritiro il nuovo difensore del Palermo sta cercando di armonizzare con il credo tattico di Boscaglia: «Stiamo lavorando molto atleticamente ma anche sotto l’aspetto tattico, una componente molto importante. Linea a quattro piuttosto alta? E’ un modo di interpretare il gioco che ci responsabilizza ancora di più. Certamente nei prossimi giorni i meccanismi saranno ancora più fluidi. Vizio del gol? Nelle ultime due stagioni ho realizzato tre reti. In generale non ho segnato tantissimo in carriera, diciamo che tendo a rendermi pericoloso sugli sviluppi delle palle inattive facendo leva anche sulla qualità dei miei compagni in occasione, appunto, dei calci da fermo come punizioni o calci d’angolo».


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