Manlio Dovì ritorna sul palco della sua Palermo «Il teatro è la vera vita, non si può farne a meno»

Torna a calcare il palcoscenico di Palermo l’attore Manlio Dovì, con l’ultima fatica intitolata Spettacoloso, opera di cui firma la regia insieme ad Antonio Di Stefano, in scena al teatro Jolly dal 2 all’11 dicembre. Ad affiancarlo sul palcoscenico gli attori Lucio Caizzi e Matilde Brandi, nel ruolo di due ipotetici fidanzati alle prese con i tipici problemi di incomunicabilità che contraddistinguono molte delle coppie di oggi. Lo spettacolo prende spunto dai dubbi che attanagliano i due prima del matrimonio: la paura del futuro di lui e le rinunce alla quale è costretta lei, che fantastica sulla sua vita da diva tra le mura di casa. A insinuarsi fra i due è, puntualmente, lo stesso Dovì, che interpreta più ruoli contemporaneamente. «Attraverso i diversi personaggi e le gag noi autori denunciamo il modus vivendi degli italiani – spiega Dovì a MeridioNews – Non c’è Palermo nello specifico, ma c’è un po’ di generale sicilianità dentro: per esempio nel personaggio del fidanzato molto legato alla mamma, alla cucina e alle tradizioni, oppure questo diffidare un po’ degli altri e il rimanere ancorato alle proprie tradizioni, soprattutto gastronomiche e culinarie».

Si prende coscienza che il mondo cambia e si modifica, e che la globalizzazione non è solo un fenomeno che tocca internet, ma che «tocca tutti gli aspetti della vita – torna a dire il regista – da quelli più banali e consueti come il mangiare e l’andare nei locali a quelli meno scontati». Una girandola di personaggi che fa emergere la difficoltà di comunicazione di alcune coppie, in bilico tra quello che si desidera e quello che effettivamente si ha, e il timore sempre più stringente del futuro. «C’è una strizzata d’occhio al passato e alle tradizioni, che non diventa mai una cosa smielata: non è un amarcord, si guarda avanti perché c’è sempre l’ottimismo», dice ancora Dovì, che in questa fatica mette alcuni aspetti della sua vita, oltre alla sicilianità: «C’entra Manlio il single a tutti gli effetti che difende la libertà di lavorare e inseguire un sogno, magari anche sbagliando. Non è un lavoro autobiografico, ma c’è una parte di me». Con Spettacoloso Manlio Dovì torna non solo nella sua Palermo, prima tappa scelta per il tour dell’opera, ma anche al suo primo amore: il teatro. «Tutte le esperienze sono diverse: dal cinema alla televisione. Da ognuno di questi rami – spiega – uno coglie le foglie o i frutti che vuole. La tv è importantissima per la visibilità ma non ti restituisce il calore del pubblico e quindi il vero premio che un attore vuole».

Secondo Dovì, infatti, tutte le esperienze artistiche sono fondamentali, ma è sempre al teatro che bisogna tornare, quasi fosse una sorta di palestra: «È come un calciatore che dopo una partita non si allena più: l’attore si arrugginisce quando non è più sulle tavole del palcoscenico». E dopo il successo incassato con il programma tv della Rai, Tale e quale show, Dovì riparte proprio dal Jolly: «Arrivo più preparato – dice – È come se avessi seminato e ora dovessi raccogliere. Il teatro è la raccolta, non se ne può e non se ne deve fare a meno, è la vera vita». Sulla stessa lunghezza d’onda anche la sua compagna di palcoscenico, Matilde Brandi, alla quale il teatro ha dato numerose soddisfazioni. Il primo amore, tuttavia, nel suo caso resta la televisione, che l’ha lanciata a tutti gli effetti: «Sono nata televisiva. Il teatro dà delle nozioni di certo fondamentali e puoi praticarlo se sai effettivamente fare qualcosa – spiega a MeridioNews la showgirl – Mentre la televisione puoi farla a prescindere». E nell’epoca indiscussa dei reality, Matilde Brandi sogna di tornare alla passata gloria del varietà, genere completo e che, a detta dell’artista, oggi non gode del necessario spazio per una questione economica ma anche per l’assenza di gente in grado di realizzarlo: «È un genere che costa, l’unico in Italia che ancora lo fa è Carlo Conti – conclude la donna – Forse qualche anno fa ero più entusiasta nel rivedere un varietà in tv, oggi invece mi rendo conto che è un genere che sta un po’ morendo, probabilmente non ci sono neanche più le persone che lo sanno fare, molti escono dai reality e si inventano cantanti o ballerini. Non si studia più, ma lo studio è fondamentale. Io studio ancora tutti i giorni e non capisco perché non lo facciano anche tutti gli altri».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]