La biennale d'arte contemporanea annuncia i primi artisti che dal 16 giugno al 4 novembre animeranno la città. Tra questi anche il palermitan Giorgio Vasta che presenterà una app sulla narrazione della città. Presentati anche nuovi luoghi di Manifesta
Manifesta, sempre più vicina l’apertura della biennale Svelati i primi artisti e i luoghi dell’attesa kermesse
Manifesta, come una signora maliziosa svela parte del suo programma annunciando alcuni degli artisti che parteciperanno e alcune sedi in cui si snoderà la kermesse. La manifestazione artistica si comporrà di più di 30 nuovi lavori, installazioni pubbliche, performance e interventi urbani e si diramerà in più di 20 luoghi iconici di Palermo.
La biennale nomade europea di arte e cultura contemporanea, che si svolgerà a Palermo dal 16 giugno al 4 novembre 2018, avrà come sedi oltre al Teatro Garibaldi, l’Orto Botanico, piazza Magione, Chiesa dei SS. Euno e Giuliano e Palazzo Butera, già annunciati lo scorso novembre, lo Zen, con il progetto del giardino urbano e Pizzo Sella, con l’intervento urbano dei Rotor, Palazzo Forcella De Seta (nella foto), Palazzo Ajutamicristo, Palazzo Costantino.
E poi, rullo di tamburi, ecco i primi nomi degli artisti del programma di Manifesta 12, che sono: l’artista brasiliana Maria Thereza Alvez che proporrà un’installazione a Palazzo Butera dedicata al sincretismo floreale proprio della Sicilia, il pioniere della performance art contemporanea in Nigeria Jelili Atiku che realizzerà una performance processionale il 15 giugno per le vie della città, il paesaggista e filosofo contemporaneo francese Gilles Clément, che ha ispirato l’intera biennale con il suo libro Il giardino Planetario, il quale in collaborazione con lo studio di progettazione multidisciplinare Coloco, ha ideato un giardino urbano nel quartiere Zen.
Ancora, il collettivo londinese Cooking Sections e la ricerca sui sistemi agricoli di irrigazione a secco, l’artista irlandese di computer grafica in tempo reale John Gerrard che presenterà i suoi lavori tra Palazzo Ajutamicristo e Palazzo Forcella De Seta, l’artista svizzero Uriel Orlow con la sua video installazione a Palazzo Butera incentrata sul valore della memoria e sul potere evocativo della botanica, il visual artist e direttore artistico della Riwaq Biennale, Khalil Rabah, il quale ispirandosi ai mercati palermitani riprodurrà all’Orto Botanico un mercato di diversi manufatti, assemblaggi e sculture, il collettivo belga di architetti Rotor che stanno realizzando un intervento urbano nell’area di Pizzo Sella, a nord di Palermo.
Infine, due italiani: l’artista campana Marinella Senatore e la sua processione urbana del 16 giugno, un movimento collettivo in danza per le strade del centro storico di Palermo e Giorgio Vasta, scrittore e sceneggiatore palermitano, con il progetto City Scripts, un’app digitale dedicata alla narrazione della città.