In questi giorni sono state tante le polemiche circa la designazione di lucia borsellin, figlia di paolo, il magistrato assassinato a palermo nel 1992 nella strage di via d'amelio, ad assessore regionale alla salute in una ipotetica giunta del candidato alla presidenza della regione, rosario crocetta (pd-udc).
Manfredi Borsellino difende la sorella: “Lucia non si farebbe strumentalizzare”
In questi giorni sono state tante le polemiche circa la designazione di Lucia Borsellin, figlia di Paolo, il magistrato assassinato a Palermo nel 1992 nella strage di via D’Amelio, ad assessore regionale alla Salute in una ipotetica giunta del candidato alla Presidenza della Regione, Rosario Crocetta (Pd-Udc).
Da più parti, infatti, si teme una possibile strumentalizzazione del cognome. Cosa che dispiacerebbe non poco, al di là di ogni steccato ideologico, considerata la grandissima levatura morale e intellettuale del giudice, che più di altri, è il simbolo della lotta alle mafie. Abbiamo chiesto il parere a Manfredi Borsellino, il figlio di Paolo e fratello di Lucia. Che, in sostanza, è convinto che solo chi non conosce la sorella può tenere che si faccia strumentalizzare: ” Non mi pronuncio. Decido di non espormi a riguardo perché attribuisco così tanta poca importanza a questo tipo di accuse che non meritano nemmeno di essere prese in considerazione – continua – certe affermazioni è meglio ignorarle, sono solo frutto di tanta ignoranza e superficialità. Da parte di gente che sicuramente non conosce l’operato di mia sorella” dice a LinkSicilia Manfredi Borsellino.
Intanto, la campagna di Crocetta va avanti e Lucia Borsellino si dice sempre più’ convinta della scelta che ha preso, quando parlando del candidato afferma: ” Ritengo che Crocetta sia un uomo per bene, del quale apprezzo la storia pulita ed il contrasto con la mafia”. Certamente non è facile portare il peso di un cognome importante come il suo, ma sembra proprio che nonostante tutto, e nonostante le numerose critiche, lei sia fortemente decisa a portare avanti l’impegno preso. ” Quello che chiedo a tutti – afferma Lucia Borsellino – è di avere almeno il buongusto di non usurpare un nome ed un cognome che negli ultimi vent’ anni ha subito numerosi abusi, spesso proprio da coloro che la legalità l’hanno sempre sbandierata al vento senza praticarla”.
Cara Lucia Borsellino, non si faccia strumentalizzare
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Foto tratta da Repubblica.it