Manager della sanità, tutto ancora in alto mare e la proroga al 31 gennaio non dà garanzie

Cercando tra gli archivi dei dispacci della presidenza della Regione siciliana, ci si può facilmente imbattere in una nota datata 11 ottobre 2023 dal titolo piuttosto eloquente: «Manager sanità, palazzo d’Orleans: nessuna proroga, nomine entro fine mese». E come cambiano le cose, col passare del tempo. Basti pensare che adesso, che è fine mese, non è neanche più notizia il fatto che la proroga sia arrivata. Anche se dando, comunque, torto a chi sosteneva che sarebbe stata rinviata al 31 dicembre, visto che la deadline è stata spostata addirittura al 31 gennaio 2024.

I nomi in ballo sono noti: da Daniela Faraoni, da anni alla guida dell’Asp di Palermo, passando per Salvatore Ficarra, manager a Siracusa e dai tanti commissari attualmente in carica, che verranno più o meno tutti verosimilmente riassegnati o riconfermati, a eccezione forse di Francesco Iudica, Asp di Enna, prossimo al pensionamento. Poche novità anche sul fronte degli ospedali, ma quello che potrebbe alla fine rivelarsi un comunissimo spoils system, assume contorni che ormai rasentano il farsesco in Sicilia, dove il problema non sono appunto i nomi, ma le bandierine.

Bandierine che ogni partito di maggioranza vuole appuntare, tanto che non si riesce proprio a trovare una quadra per i diciotto posti disponibili. Specie dopo il rinnovo della confederazione tra Lega e Mpa. A entrambi i partiti sarebbero andate due poltrone, secondo lo schema di accordi ventilato negli scorsi giorni, ma dalle parti di Raffaele Lombardo sono stati chiari: in supergruppo con la Lega i numeri sono di poco inferiori a quelli di Fratelli d’Italia, a cui di posti ne sarebbero stati assegnati ben sei. Fratelli d’Italia che tuttavia non solo non accetterebbe un pareggio di nomine con gli alleati, ma addirittura avrebbe chiesto una settima poltrona. Una in più di Forza Italia, che com’è facile ipotizzare, avrebbe gradito assai poco la pretesa.

Il risultato è un groviglio che a oggi sembra impossibile da districare e del quale si arriverà in qualche modo a capo entro il 31 gennaio. Data entro la quale potrebbe per paradosso prendere piede anche la soluzione proposta da Totò Cuffaro, con il sorteggio di nomi, aziende e strutture. O magari si ricorrerà al mai dimenticato metodo “festa delle medie“: 18 poltrone vuote, con i candidati che danzano in cerchio, finché qualcuno non spegne la musica.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Cercando tra gli archivi dei dispacci della presidenza della Regione siciliana, ci si può facilmente imbattere in una nota datata 11 ottobre 2023 dal titolo piuttosto eloquente: «Manager sanità, palazzo d’Orleans: nessuna proroga, nomine entro fine mese». E come cambiano le cose, col passare del tempo. Basti pensare che adesso, che è fine mese, non […]

Nella settimana che dà il via ufficiale alle feste, con la ricorrenza di lunedì 8 dicembre, l’oroscopo della nostra rubrica astrologica è inaugurato da una splendida Luna. Inizia benissimo per i segni di Fuoco Ariete, Leone e Sagittario: molto accesi da fameliche passioni. In casa Terra, assestamento e sicurezza per Toro e Vergine, mentre il […]

Settimana di inizi, aperta da un lunedì 1 dicembre, che nell’oroscopo tocca a Venere inaugurare, portando un ottimismo e una voglia di amare da tempo dimenticata dai dodici dello zodiaco! Fortunatissimi i segni di Fuoco – Ariete, Leone e Sagittario -, che godono dei favori del Sole e della Luna, entrambi di fuoco. Ottimo anche […]

Il cielo di dicembre 2025 inizia romantico, con la bella Venere che arriva in Sagittario, e l’oroscopo del mese promette che ci sarà modo di apprezzare la forza discreta delle passioni. Molto favoriti i segni di Fuoco – Ariete, Leone e Sagittario – ma, dopo giorno 20, anche i segni di terra: Toro, Vergine e […]