Mamma a scuola per portare in bagno figlio disabile Anffas: «L’assistenza non si misura con l’orologio»

Al netto di tutte le parole che si sono spese in queste settimane in Sicilia attorno al tema della disabilità, l’immagine più banale e per questo più disarmante è stata consegnata ai cronisti dal presidente di Anffas, l’associazione delle famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionale, a margine dell’incontro col governatore Crocetta. Giuseppe Giardina ha raccontato la storia di una madre di un ragazzo disabile, nel Siracusano, che tutte le mattine resta a disposizione della scuola dalle 10 del mattino in poi, per l’assistenza igienico sanitaria del figlio. 

«È un caso che mi è venuto in mente – racconta Giardina – ma ce ne seno a centinaia, a migliaia. Giusto per dare un quadro, comunque non esaustivo, bisogna considerare che nella sola Provincia di Siracusa soltanto i Comuni di Pachino, Avola e Lentini garantiscono l’assistenza igienico sanitaria. Per il resto non sanno nemmeno di cosa stiamo parlando». Quello di cui parla il presidente di Anffas è invece chiarissimo: è l’accompagnamento del ragazzo non autosufficiente in bagno per espletare le proprie funzioni vitali. Un’esigenza che di certo non può essere misurata con l’orologio.

«Nessun Comune o Provincia – ammette Giardina – può permettersi di pagare una persona per cinque ore al giorno, tutti i giorni, per assistere un ragazzo disabile. Magari è più semplice in quegli istituti scolastici in cui sono presenti tre o quattro ragazzi con disabilità. Ma certamente non possono garantirlo nei tantissimi casi in cui il ragazzo non autosufficiente è solo in tutta la scuola. Ma i collaboratori scolastici, prima di essere assunti, sono formati anche per l’assistenza igienico sanitaria. Basterebbe che si assumessero l’onere, che in teoria gli compete, dell’accompagnamento in bagno, per sgravare le famiglie quantomeno durante le ore scolastiche e permettere alle mamme di trovarsi un lavoro, invece di restare a disposizione della scuola, che invece spesso le chiama in qualunque momento perché il figlio ha bisogno di andare in bagno. Se gli enti pubblici la finissero di fare scaricabarile, forse sarebbe più semplice».

La gestione dei ragazzi disabili a scuola è una questione tutt’altro che risolta. I problemi sono tanti e differenti provincia per provincia, comune per comune. In Sicilia non c’è un unico modo di affrontare un servizio che invece dovrebbe essere standardizzato. Colpa anche della riforma dei Liberi Consorzi e Città Metropolitane, che tra un’impugnativa e l’altra ha comportato il passaggio di competenze all’assessorato alla Famiglia soltanto lo scorso dicembre, ad anno scolastico iniziato. Con la conseguenza che per quest’anno, di fatto, si continuerà a navigare a vista, in attesa di una programmazione inderogabile per l’anno scolastico 2017-2018.

Intanto, ogni ente locale si organizza come può. «A Catania, ad esempio – racconta ancora Giardina – il Comune eroga dei voucher destinati all’assistenza igienico sanitaria a scuola direttamente alle famiglie. Praticamente hanno istituito un albo comunale in cui sono iscritti i professionisti tra cui le le famiglie possono scegliere. Ma di fatto, questi professionisti iniziano un quasi rapporto di lavoro regolamentato coi voucher direttamente con le famiglie, che in questo modo, oltre al danno la beffa, rischiano anche la vertenza da parte del lavoratore pagato coi voucher, mentre gli stessi servizi dovrebbero essere erogati dalle cooperative».

Dunque quei servizi che lo Stato dovrebbe erogare per sollevare le famiglie da un impegno consistente «finiscono ancora una volta per sovraccaricare le famiglie». Giardina racconta ancora di un altro caso limite, questa volta nell’Agrigentino, di un ragazzo 19enne: «Una dirigente scolastica mi ha raccontato la storia della madre del ragazzo, che chiede alla scuola di farlo restare in classe, nonostante il suo percorso si sia ormai concluso. La verità è che oltre la scuola, che già presenta i suoi limiti, non esiste altro, è il deserto per le persone disabili. Così ecco che i genitori si aggrappano oltremodo all’istituzione scolastica, perché quantomeno lì il figlio socializza e non resta isolato in casa».

A Palermo, intanto, la gara per il servizio di trasporto degli studenti disabili è andata deserta per ben quattro volte e l’unica soluzione rimasta coi fondi a disposizione è stata quella di rimborsare un quinto del costo della benzina per chilometro percorso. Mentre nessuno sembra chiedersi il motivo per cui quella gara per quattro volte sia andata deserta. Come se fosse tutto normale.

La fotografia che ne viene fuori è quella di una coperta troppo corta, in cui i fondi necessari sarebbero troppi e quelli destinati ai disabili troppo pochi. Di mezzo una normativa che non fa distinzioni anche quando, invece, potrebbe. Ad esempio a partire dal reddito Isee, per tutelare le fasce più deboli e meno abbienti, che non hanno alternative agli esigui servizi pubblici offerti. L’alternativa, in attesa dei piani individuali di assistenza, resta quella dei duemila euro al mese proposti da Crocetta. Che, però, ha incassato il no di Anffas e delle 15 associazioni che rappresenta.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]