«C'era un mare di fango, macchine che galleggiavano e si scontravano. L'acqua è quasi arrivata al primo piano». Sono alcune delle testimonianze raccolte nella zona di via Fontana. Il sindaco ha emanato un'ordinanza che vieta l'uso dell'acqua corrente se non bollita. Attesa per l'arrivo del governatore. Guarda le foto
Maltempo: Modica la più colpita, acqua vietata «Scene orribili, soccorsi in ritardo». Oggi Crocetta
È Modica la città della Sicilia Sud-Orientale più colpita dal maltempo delle ultime 24 ore. L’esondazione del torrente Modica-Scicli ha portato un fiume di fango dentro la città e al momento è vietato usare come acqua potabile quella che arriva nei rubinetti. Domani è previsto l’arrivo del presidente della Regione, Rosario Crocetta. La situazione peggiore si è registrata nella zona di via Fontana. È da lì, dove il livello dell’acqua ha superato il piano terra degli edifici e le auto sono state trascinate e schiantate contro i muri, che arrivano le testimonianze più dense di paura.
«Una scena orribile – commenta una signora, residente in via Fontana – c’era un mare di fango, macchine che galleggiavano e si scontravano. Stanotte l’acqua è quasi arrivata al primo piano, ho fatto salire gli inquilini del mio palazzo ai piani di sopra. Ma i soccorsi sono arrivati in ritardo». Secondo quanto raccontato dalla donna, le prime chiamate sono partite a mezzanotte e mezza, ma «i vigili del fuoco sono riusciti ad arrivare solo alle quattro e mezzo del mattino. Ai carabinieri – sottolinea – sembrava che stessi scherzando».
Eloquente l’immagine dell’auto rimasta sospesa su un muretto. «È la mia – racconta un giovane – era parcheggiata all’inizio dell’area di sosta, cioè parecchie decine di metri distante rispetto a dove è finita stanotte. Non so neanche come recuperarla. Ci sono persone che non solo hanno perso le auto, ma anche, nel caso dei furgoni, i mezzi indispensabili per andare a lavorare».
Intanto, il sindaco Ignazio Abbate ha emesso un’ordinanza di divieto di uso dell’acqua potabile, se non fatta bollire, distribuita da tutta la rete idrica comunale. Il provvedimento è motivato dal fatto che nelle falde è finita acqua mista a fango proveniente dalla superficie. Così le tradizionali operazioni di clorazione non bastano a garantire la regolare potabilizzazione delle acque immesse nella rete idrica. Chiusi anche il centro disabili, l’asilo nido e i centri anziani comunali.