È
una giornata di pre-allarme in tutta la Sicilia, eccezion fatta per la provincia di Trapani, sul fronte del maltempo. A mettere in guardia è stata la protezione civile regionale con l’ultimo bollettino sul rischio idrogeologico. Fino alle 24 di oggi l’allerta è stata elevata a livello arancione, cioè un passo prima del massimo possibile. Ieri la zona più colpita è stata quella del Siracusano, con numerose strade e case allagate e l’invito alla cittadinanza a non muoversi da casa. E nella notte fulmini e temporali si sono abbattuti sulle province orientali e non solo.
Ieri sera a
Porto Empedocle, nell’Agrigentino, a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, il conducente di un camion dei pompieri ha perso il controllo, in contrada Ciuccafa, sulla statale 115, ed il mezzo è finito su due auto in sosta. A bordo c’erano quattro persone che sono rimaste contuse lievemente e sono state portate al pronto soccorso per accertamenti. Illesi i vigili del fuoco.
Nel Catanese si attende forte vento, con punte oltre i 40 chilometri orari. Scuole aperte, ma il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, invita i cittadini alla «prudenza negli spostamenti e soprattutto a tenersi a distanza dai torrenti e dai punti sensibili».
Ad
Agrigento allagamenti si sono verificati nel viale delle Dune, lungomare di San Leone, ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Come mostra il video dell’associazione ambientalista Mareamico, il lungomare si è riempito di acqua piovana mista a fogne.
Problema su cui il presidente dell’associazione, Claudio Lombardo, puntualizza: «Questo succede perché nel sottosuolo ci sono un numero notevole di by-pass tra le acque bianche e le acque nere. Quando piove le acque piovane passano in fognatura e fanno esplodere i pozzetti, infatti il puzzo di fogna nel viale delle dune era insopportabile e il colore delle acque era nero. Poi le caditoie ostruite dalla sabbia e la pista ciclabile, che si è comportata come una barriera contro il deflusso delle acque, ha fatto il resto. Questa gran massa d’acqua ha pure fatto andare in tilt la centralina di sollevamento della pubblica sicurezza e le fogne sono andate a finire in mare come sempre, attraverso la condotta sottomarina, a pochi metri dalla riva. Da anni – precisa – Mareamico chiede di istituire una squadra mista tra i tecnici di Girgenti acque e i tecnici del Comune per trovare i by-pass, annullarli e rendere indipendenti i due tipi di condotta (acque bianche ed acque nere) altrimenti questo problema non si risolverà mai».
A Palma di Montechiaro allagato il centro storico, con l’acqua che è penetrata in alcuni locali al piano terra. A Sciacca il vento ha causato la rottura di due cavi dell’Enel e sono intervenuti i pompieri e gli operai dell’Enel per il ripristino.
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