Maletto, avamposto leghista in Sicilia Salvini: «Lo cercherò su Internet»

«Adoro le fragole, e dopo la granita alla mandorla poterle gustare sarebbe perfetto». Risponde così il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, quando gli viene comunicato che Maletto, il Comune alle pendici dell’Etna famoso per la bontà delle sue fragole, ha registrato un risultato storico per il Carroccio con percentuali da capogiro, grazie alla presenza in lista del brontese Antonio Mazzeo.

Onorevole Salvini, se le chiedo dove si trova Maletto cosa mi risponde?
«Beh, onestamente non le saprei dare una risposta».

Si trova in provincia di Catania, alle falde dell’Etna, ed è qui che il vostro partito ha raccolto quasi il 32 per cento dei consensi.
«Dice davvero? Il 32 per cento? Eh la miseria, allora devo venirci! Sono stato ad Acireale, a Catania, ad Augusta… voglio andare anche Maletto».

E considerato il suo apprezzamento per i sapori siciliani, da quelle parti ci sono delle fragole speciali.
«Ok, allora mi impegno già da ora: andrò a Maletto, magari già quest’estate».

Maletto è più leghista di Pontida.
«Molto bene, adesso appena chiudo la telefonata me lo cerco su Internet».

Come giudica l’esperienza nella circoscrizione insulare del suo partito?
«Abbiamo ottenuto un ottimo riscontro, lo considero un punto di partenza su cui costruire tanto. Era la prima volta che venivo nelle isole e ammetto che è stata tutto fuorché una passeggiata elettorale. Ma vogliamo partire da qui. Questi risultati sono un grande incoraggiamento per far sì che la Lega si trasformi nella casa di tutti gli autonomisti».

Forti del sei per cento come vi presenterete a Bruxelles? La vostra politica sarà incentrata sulla questione immigrazione?
«Mercoledì vedo Marine Le Pen (segretario del Front National francese, ndr) per mettere giù una linea comune di contrasto agli sbarchi perché ormai non se ne può più».

Puntate a chiudere le frontiere?
«A difenderle. L’Italia non può farsi carico da sola del fenomeno immigrazione e fino a oggi Bruxelles se n’è sempre fregata. Siamo d’accordo ad aiutare chi scappa dalla guerra, ma per fare questo ci sono altri organismi come l’Onu e la Nato. Accogliere i rifugiati non significa ospitare un miliardo di africani».

Che ne pensa dei reportage sui centri di permanenza temporanea che hanno messo in luce come spesso gli immigrati vivano in condizioni estreme?
«Li ho visti, certo che li ho visti. Ma la nostra posizione è quella di cui aveva parlato anche il premier Renzi: creare dei campi di raccolta per evitare che queste persone si mettano in mare, rischiando la vita. Questa soluzione ci permettere di individuare chi scappa dalla guerra e chi invece ha altre intenzioni e, dunque, non ha diritto di essere accolto».

Oltre al Front National con chi pensate di poter stringere alleanze?
«Beh, punteremo a unire con tutti gli schieramenti anti-euro che convergano con noi anche sulla tematica riguardante l’immigrazione».

Cosa pensa del partito neonazista greco Alba Dorata?
«Guardi non li conosco direttamente, ma posso dire che mi sembrano un po’, come dire… un po’ troppo. E lo stesso il partito di estrema destra ungherese. Diciamo che l’antisemitismo non trova alcuno spazio nella Lega Nord».

Per concludere, possiamo dire che con la sua apertura al Sud dalla Lega non partiranno più battute irridenti nei confronti dei terroni? Su Youtube circola ancora un video in cui lei intona cori razzisti contro i napoletani.
«È una vicenda di diversi anni fa. Quel video riguardava il calcio e abbiamo chiesto scusa già tante volte; il tifo è tifo e sappiamo che spesso può essere anche volgare. L’approccio politico, invece, è tutt’altra cosa. Le posso assicurare che ho fatto più battaglie politiche nei confronti dell’agricoltura siciliana che di quella lombarda».

 

[Foto di Matteo Salvini su Facebook]


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