Sono giorni bollenti questi per i partiti siciliani che hanno o avrebbero vinto le recenti elezioni regionali, che devono fare i conti con un Presidente della Regione, Rosario Crocetta, intenzionato a dare vita ad una giunta di qualità, senza cedere ai diktat della solita politica.
Crocetta, che, come sappiamo, ha già scelto quattro tecnici esterni di un certo peso e che non vuole deputati nella sua squadra, va avanti come un treno. Cosa che sta creando fortissimi mal di pancia in casa Pd e in casa Udc. Che, più o meno ufficialmente, gli hanno fatto recapitare messaggi di dissenso.
Stamattina, a quanto pare, l’acme dello scontro. Ci giunge voce di una riunione tempetosa tra il Presidente e i vertici del Pd. I quali sarebbero particolarmente indispettiti dall’ipotesi di un ingresso in giunta dell’ex deputato del loro partito, Pino Apprendi.
Una ipotesi che prende sempre più forza anche grazie ad un appello lanciato dalla società civile che sta facendo molti proseliti, tra cui moltissimi sindaci.
Il Pd, che aveva in mente altre pedine, avrebbe dunque detto a chiare lettere a Crocetta che se non vuole in giunta deputati, allora dovrà evitare pure gli ex parlamentari. Una manovra anti-Apprendi? Così sembrerebbe, visto che l’unico ex deputato in pole position per entrare nella futura giunta Crocetta è proprio lui. Se così fosse, si conferma la diagnosi: i vertici di questo partito soffrono di attacchi famelici compulsivi.
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