«Quello che c'è dietro la rassegna non è solo quello che si vede in sala nel corso dei tre giorni». A spiegarlo è Licia Arcidiacono, dell'associazione culturale Scarti, che da 15 anni mette in piedi il festival del cinema breve di Acireale. «Una cosa bella», lo definisce Anikó Smirnyák, volontaria ungherese. Guarda il video
Magma, oggi ultima serata del festival dei corti «Cominciamo a pensare alla prossima edizione»
«Quello che c’è dietro Magma non è solo quello che si vede in sala nel corso dei tre giorni». Licia Arcidiacono, dell’associazione culturale Scarti, si occupa assieme ai colleghi del festival del cinema breve che, fino a stasera, sarà al cinema Margherita di Acireale. La 15esima edizione consecutiva, con numeri da record e collaborazioni in giro per il mondo. L’ultima, appena annunciata, è quella col festival Encounters, la rassegna di cortometraggi più importante della Gran Bretagna. «Possiamo dire che già dal giorno dopo la fine della rassegna iniziamo a lavorare all’edizione successiva», racconta Arcidiacono.
Quella di quest’anno conta 31 produzioni in concorso, dopo che se ne erano candidate ben 654, da 63 nazioni diverse. «Quest’anno gareggia anche un corto che viene dalla mia Ungheria. Sono muy proud», spiega con soddisfazione, e sorridendo, Anikó Smirnyák, volontaria europea arrivata ad Acireale due mesi fa per un progetto di collaborazione con l’Arci Babilonia.
Rimarrà per un anno e, nel frattempo, collabora con l’organizzazione del festival. «È una cosa bella, è internazionale – dice la giovane – Mi piace e sono contenta di aiutare». «Ci piace portare l’estero ad Acireale – conferma Licia Arcidiacono – E ci piace pensare che in questi 15 anni Acireale sia andato all’estero». Un obiettivo, quello di mantenersi in collegamento col resto del mondo, che serve anche «per portare delle idee nuove qui in Sicilia».