Mafia, tredici arresti tra i Cursoti milanesi Gestivano lo spaccio di corso Indipendenza

Banana e Bananedda. Insieme ai colleghi Peri ‘i poccu, Patata e Peri cacati. Nonostante i nomignoli poco paurosi, si tratta dei signori della droga nel quartiere San Leone di Catania. Almeno fino a oggi, quando la squadra mobile li ha arrestati. Sono in tutto 14 le persone nei cui confronti il giudice per le indagini preliminari del tribunale etneo ha emesso altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere. Tutti pregiudicati e accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’associazione mafiosa. Nello specifico, con il clan dei Cursoti milanesi.

Le manette, stamattina, hanno raggiunto i polsi dei quattro promotori dell’organizzazione, secondo i magistrati. Giuseppe Ruscica, classe 1976, soprannominato Banana, e Tommaso Tiralongo, nato nel 1967, e conosciuto come Masi peri’i poccu, entrambi già agli arresti domiciliari. Nicola Christian Parisi, classe 1978, già detenuto e Biagio Marcello Pistone, anno 1977, noto semplicemente come Marcello. Insieme a loro sono stati arrestati: Roberto Nicolò D’Ambra, Giuseppe La Placa detto u sfregiatu, Enzo Licciardello, Pietro Liccardiello soprannominato Patata, Salvatore Messina chiamato Pasqualino, Gianluigi Parisi, Carmelo Ruscica Bananedda, Alessandro Russo l’albanese e Luigi Mineo, dal poco lusinghiero nomignolo Peri cacati. Un elenco a cui manca un nome, ancora irreperibile per la polizia che continua le ricerche.

L’operazione ha inizio a cavallo tra il 2006 e il 2007, quando gli agenti scoprono una cellula di spaccio legata ai Cursoti milanesi nella zona di corso Indipendenza, nel quartiere conosciuto in città come San Berillo Nuovo. A gennaio del 2007 vengono sequestrati due chili e mezzo di cocaina. Ma il gruppo, secondo le ultime indagini, era ancora in attività. Più forte di prima, grazie agli accordi con altri clan di San Cristoforo e Picanello.


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Conosciuti già dal 2006 dalle forze dell'ordine, il gruppo gestiva il traffico e il commercio delle sostanze stupefacenti nella zona di San Berillo Nuovo. Tramite accordi con i clan di altre zone cittadine e con l'aggravante, secondo i magistrati, dell'associazione mafiosa. Gli agenti ricercano ancora un uomo, al momento irreperibile. Gli arrestati sono già stati trasferiti nel carcere di Bicocca

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