Società, immobili, auto e conti correnti bancari appartenenti a Giuseppe Finocchiaro, di Acicatena, ritenuto dagli investigatori un esponente dell'organizzazione criminale del Catanese. Scoperto dagli uomini della direzione investigativa antimafia etnea perché dichiarava al fisco troppo poco rispetto a quanto possedeva, era già noto alla giustizia per estorsione e ricettazione
Mafia, operazione contro il clan Laudani Sequestrati beni per più di due milioni
Due società di capitali operanti nel settore del commercio di auto usate – la F&G Auto Srl con sede ad Acireale e la Target Cars Srl con sede a Giarre -, otto unità immobiliari tra terreni e appartamenti, numerosi rapporti bancari e decine di autovetture aziendali. Beni per un totale di due milioni e mezzo di euro.
È quanto hanno sequestrato gli uomini della direzione investigativa antimafia di Catania a Giuseppe Finocchiaro di Acicatena. L’uomo è ritenuto dagli investigatori un esponente del clan mafioso dei Laudani.
Al centro delle indagini gli «ingenti e anomali», come li definiscono alla Dia, movimenti bancari dell’uomo. Tra questi, «anche profili sperequativi tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto dal soggetto e dal suo nucleo familiare, tali da fondare la presunzione, accolta dal Tribunale, di una illecita acquisizione patrimoniale». Finocchiaro, insomma, dichiarava al fisco troppo poco rispetto ai beni che possedeva.
Non nuovo alle forze dellordine, Giuseppe Finocchiaro ha già scontato una condanna per estorsione e ricettazione aggravate e tentata estorsione aggravata e continuata.
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