Mafia, Lombardo abbandona avvocato Coppi In aula sfilano testimoni Sudano e Di Guardo

Un cambio in corsa. È quello che ha deciso di effettuare Raffaele Lombardo. L’ex presidente della Regione, imputato in appello per concorso esterno alla mafia e voto di scambio, oggi si è presentato in aula insieme al professore Filippo Dinacci. Il legale napoletano subentra a un altro principe del foro, l’avvocato Franco Coppi. Ordinario di diritto processuale penale all’università di Bergamo, Dinacci è diventato celebre per aver assistito in passato Silvio Berlusconi, nel processo di secondo grado Ruby, e Guido Bertolaso; l’ex capo del dipartimento di protezione civile coinvolto nell’inchiesta sul G8 della Madallena. 

La revoca del mandato a Franco Coppi arriva dopo dieci mesi dall’incarico iniziale. Mesi in cui però la star degli avvocati italiani a Catania non si è mai vista. Accanto all’ex leader autonomista c’è stato sempre l’altro difensore Alessandro Benedetti, insieme al sostituto processuale Guido Ziccone. La sostituzione, che ha tanto il sapore di una corsa ai ripari in vista della fase calda del dibattimento, potrebbe non essere l’ultima sorpresa nelle scelte difensive, tanto più dopo l’assoluzione nel processo per voto di scambio semplice. Processo in cui Lombardo aveva scelto l’avvocato Salvo Pace

A sfilare come testimoni della difesa sono stati l’ex senatore Domenico Sudano e l’attuale sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo. Il primo a prendere la parola è proprio Sudano. Nato nel 1940, in politica dal 1957, nella sua carriera ha ricoperto gli incarichi di vicesindaco di Catania e assessore all’Urbanistica, durante la giunta di Umberto Scapagnini. Il periodo è lo stesso dell’approvazione della variante al piano regolatore che spiana la strada alla costruzione del centro commerciale Porte di Catania in contrada Pigno. Un affare da milioni di euro finito al centro non solo del processo Lombardo. Ma sopratutto del procedimento per concorso esterno alla mafia dell’editore e imprenditore Mario Ciancio Sanfilippo: «In quel periodo ipotizzavano che quell’idea poteva essere un elemento di sviluppo per la città – spiega l’ex senatore -, ma adesso la situazione è cambiata». I ricordi dell’anziano patriarca della Dc catanese si spingono anche alla posizione adottata all’epoca da Lombardo: «Il mio unico interlocutore era Scapagnini – precisa -, Lombardo era quasi contrario a questa cosa».

Nessuna pressione da parte di Lombardo nemmeno a Nino Di Guardo. L’affare che finisce al centro delle domande è quello che riguarda il centro commerciale Centro Sicilia. Alla sua quarta legislatura, l’attuale sindaco del Comune etneo spiega la genesi dell’operazione di contrada Tenutella: «Ho immaginato io quel progetto – racconta -, volevamo utilizzare la straordinaria collocazione di quel territorio». L’iter per la costruzione è uno dei tasselli principali dell’indagine Iblis sui legami tra mafia, politica e imprenditoria. Una storia travagliata finita al centro dello scontro interno tra i gruppi mafiosi Santapaola ed Ercolano. «Alla fine della mia sindacatura – conclude Di Guardo – ho però abbandonato la vicenda». Pochi ricordi invece sull’operazione portata avanti da Mario Ciancio Sanfilippo e dal faccendiere messinese Antonello Giostra nell’area attigua al Centro Sicilia: «Conosce Mario Ciancio e ricorda qualcosa del centro commerciale Mito?», chiede l’avvocato Benedetti. «Mito non mi dice nulla, Ciancio è l’editore del giornale La Sicilia che acquistò una proprietà in contrada Cardinale dove mio padre faceva il contadino». La stessa area individuata per la costruzione di un nuovo centro commerciale che però non è mai stato realizzato. 

La testimonianza finale è quella di Tuccio D’Urso. L’ex direttore generale del Comune di Catania e responsabile dell’ufficio speciale per l’emergenza traffico. Il dirigente occupa diverse ore per passare in rassegna alcune vicende. Tra queste quella dei parcheggi all’ombra dell’Etna, in parte finiti sotto sequestro e oggetto di due processi dove l’ingegnere è stato assolto. Lombardo dal canto suo segue l’udienza con attenzione. Seduto accanto ai suoi legali. Ore passate a prendere qualche appunto con una penna blu, decisamente spartana e che spesso finisce tra i denti. Gesti che diventano quasi automatismi fino a quando arriva il momento di prendere in mano il microfono e fare alcune dichiarazioni spontanee, ribadendo che: «Io non mi sono mai interessato a queste vicende».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]