L'operazione denominata Vento di scirocco è stata eseguita da guardia di finanza e carabinieri. Nel mirino alcune società che gestivano distributori di carburante nel territorio etneo. In aggiornamento
Mafia, le mani dei Mazzei sul business della benzina Arresti e sequestri. Incontri pure con boss di Trapani
Ventitré persone coinvolte. Dieci finite in carcere, cinque ai domiciliari e otto sottoposte a misura interdittiva. Sono questi i numeri del blitz Vento di scirocco, condotto in queste ore dai militari del nucleo economico finanziario della guardia di finanza e dal reparto operativo speciale dei carabinieri.
Nel mirino il clan di Cosa nostra catanese dei Mazzei e i legami con i boss di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. L’operazione, secondo le prime informazioni, avrebbe messo in luce le attività e gli investimenti della mafia nel settore dei distributori di benzina. Annunciati sequestri preventivi per equivalente nei confronti di un imprenditore.
Il valore dei beni ammonta a 20 milioni di euro. Insieme di cui fanno parte dieci società commerciali, titolari tra l’altro di sette distributori di benzina. I reati ipotizzati nei confronti degli indagati sono: associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, utilizzo ed emissione di fatture false, omesse dichiarazioni, distruzione e occultamento di documentazione contabile, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, sottrazione al pagamento delle accise e autoriciclaggio.