A distanza di trent'anni dall'inizio delle vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto, sono stati confiscati i beni riconducibili alle attività mafiose di Angelo Losardo, 61 anni, considerato dagli inquirenti uno dei personaggi storici di Cosa nostra nel Nisseno. Secondo gli inquirenti, sarebbe stato in grado di gestire numerosi appalti pubblici
Mafia, confisca da due milioni e mezzo di euro Tra immobili, conti in banca, società e autoveicoli
Ventidue immobili, sette conti in banca, quattro società e tre autoveicoli: un patrimonio complessivo da due milioni e mezzo di euro è stato confiscato ad Angelo Losardo, 61 anni, considerato uno dei personaggi storici di Cosa nostra nel Nisseno, dove avrebbe gestito numerosi appalti pubblici. La confisca, eseguita dagli uomini della direzione investigativa antimafia di Caltanissetta, arriva a distanza di trent’anni dall’inizio delle vicende giudiziarie che vedono coinvolto Losardo.
Era il 1985 quando l’uomo venne arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso. Ed è stato fermato nuovamente nel 1992, poiché indicato da collaboratori di giustizia quale uomo d’onore appartenente alla famiglia mafiosa di Bompensiere e Milena. Nell’aprile del 2011, infine, era stato arrestato nell’ambito dell’operazione Grande Vallone. Le attività investigative condotte dalla Dia hanno consentito di accertare la riconducibilità del patrimonio confiscato alle attività mafiose di Losardo, il quale è stato contestualmente sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per tre anni.