Si chiude il processo scaturito dall'operazione che la Dda di Messina eseguì nel 2016 facendo luce su fatti di sangue si un lungo periodo, tra il 1993 e il 2012
Mafia Barcellona, 8 ergastoli nel processo Gotha 6 Condannati mandanti ed esecutori di 17 omicidi
Si è chiuso con otto ergastoli e e due condanne pesanti il processo Gotha 6, scaturito dall’operazione della Dda di Messina che nel 2016 fece luce su mandanti ed esecutori di 17 omicidi e un tentato omicidio, avvenuti tra il 1993 e il 2012 nel barcellonese.
Ci sono volute oltre ventiquattro ore di camera di consiglio per la Corte d’assise presieduta dal giudice Mario Samperi (a latere Letteria Silipigni), per mettere la sentenza. In aula erano presenti i pubblici ministeri Vito Di Giorgio, Fabrizio Monaco e Francesco Massara che hanno ricordato la collega scomparsa Silvana Grasso, presidente della Corte d’assise fino a pochi mesi fa.
Deciso il carcere a vita per Antonino Calderone “Caiella (classe 1975), con isolamento per la durata di due anni, Giovanni Rao, con isolamento diurno per la dura di un anno, Salvatore “Sem” Di Salvo con isolamento diurno per la dura di un anno e sei mesi, Domenico Chiofalo con isolamento diurno per la dura di un anno e sei mesi, Carmelo Giambò con isolamento diurno per la dura di un anno e sei mesi, Pietro Nicola Mazzagatti con isolamento diurno per la dura di un anno, Angelo Caliri e Giuseppe Gullotti.
Antonino Calderone(classe 1988) è stato condannato a 28 anni e 6 mesi, l’accusa aveva chiesto 24 anni, e per il collaboratore di giustizia Aurelio Micale, 18 anni di carcere. Proprio grazie alle sue dichiarazioni è stata fatta sulla catena ventennale di omicidi alla base del processo.
La corte ha deciso a carico degli imputati una provvisionale di 60 mila euro ad ogni singolo parente delle vittime che si era costituito in giudizio. E i risarcimenti sono stati accordati anche a due associazioni antimafia, il Centro studi Pio La Torre onlus e l’Associazione Paolo Vive.