Il pm del processo sulla presunta trattativa Stato-mafia è stato ascoltato oggi al Csm: si teme un possibile aggravamento dei rischi sulla sua sicurezza. Tra le ipotesi si pensa alla Procura nazionale antimafia
Mafia, allarme sicurezza Di Matteo Potrebbe essere trasferito a Roma
Torna l’allarme per la sicurezza di Nino Di Matteo, pm nel processo sulla presunta trattativa tra Stato e mafia. Il magistrato, dopo una nota inviata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi al Csm, è stato convocato a Palazzo dei marescialli. Di Matteo ha avuto oggi un lungo colloquio con il vice presidente Giovanni Legnini e poi è stato ascoltato dalla Terza Commissione. Durante l’audizione si è discusso dei fatti che comporterebbero un aggravamento dei rischi relativi alla sua sicurezza, che sarebbero emersi da recenti intercettazioni. L’ipotesi a cui starebbe lavorando il Csm è un trasferimento per ragioni di sicurezza, forse alla Procura nazionale antimafia. Di Matteo non si sarebbe pronunciato sulla possibilità di accettare il trasferimento nè avrebbe espresso preferenze su eventuali sedi. La Commissione deciderà, dopo aver nuovamente sentito il magistrato nelle prossime settimane.