Maestranze Bellini chiedono stabilizzazione  «Da 20 anni lavoriamo con contratti mensili»

Un incontro in prefettura, richiesto dalle maestranze del Teatro Bellini, in cui gli operai chiedono maggiori certezze sul loro futuro lavorativo. L’appuntamento, fissato questa mattina con un invito esteso anche al consiglio di amministrazione dell’ente e al sovrintendente Roberto Grossi, registra però l’assenza dei vertici del Bellini. «Alcuni di noi lavorano per la struttura da quasi vent’anni con contratti che però si rinnovano di mese in mese», denuncia Salvatore Agosta, segretario provinciale della sigla sindacale Snalv e dipendente del teatro cittadino. «La discussione è rimandata alla settimana prossima, quando ci auguriamo che tutti gli attori di questa vicenda si presentino», continua Agosta. Che entra nel merito della questione. Non senza ricordare prima come il nodo sia sempre lo stesso da anni: la richiesta di un contratto a tempo indeterminato. Al netto di un’assenza di pagamento delle mensilità, registrata per qualche periodo, ma che allo stato attuale sembra risolta. «Per adesso c’è regolarità sugli stipendi versati», precisa Agosta. 

Le maestranze del Teatro Bellini che chiedono da anni la stabilizzazione sono autisti, uscieri, addetti al carico e allo scarico scene. Ma anche pittori, falegnami, caldaisti e facchini. Tutti dipendenti con «contratti a 20 ore settimanali o a 30 che non ci danno la possibilità di programmare nulla nelle nostre vite», dice Agosta. A differenza, invece, di una «programmazione teatrale molto florida, all’interno dell’ente, da quando si è insediato Grossi». Una nota positiva, quest’ultima, che però si scontra con la stagionalità delle maestranze. «Come si fa a calendarizzare un’intera stagione quando i lavoratori non hanno stabilità?», domanda il referente provinciale Snalv. Motivo per cui «si rimane in agitazione», aggiunge il segretario regionale Sindacato nazionale autonomo lavoratori e vertenze –- aderente alla ConfSal – Antonio Santonocito

È proprio Santonocito che lancia l’allarme. «Gli scenari che si prospettano farebbero pensare a un precariato perenne al quale solo la Regione siciliana, sollecitata dal cda, potrebbe trovare una soluzione diversa», afferma il sindacalista. Che sottolinea, però, come l’esortazione auspicata da parte dei vertici del Bellini «attualmente non ci risulta». Una mancanza che significherebbe il mantenimento di uno status quo «che non va per niente bene», conclude Santonocito. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Pronti per la Luna del Cervo? La Luna, nella stagione del Cancro, tende ad avere un significato più incisivo, e tenta di esprimere sentimenti che di norma non hanno voce, di abbracciare i bisogni più intimi, di riuscire a parlare delle proprie paure. Rigorosa sarà questa Luna, che vuole convincere i segni a non far […]

Questa è la prima settimana in cui tutti i pianeti generazionali hanno cambiato segno, e si avvia un’altra era zodiacale che preparerà i dodici segni al cambiamento. Urano è il pianeta del cambiamento e si trasferisce in un aereo Gemelli, che dà forza alle sue idee e lo rende di nuovo libero di manifestare idealismo […]

Il caso Sinner ha scoperchiato un vaso di Pandora da cui, tra gli altri, sono venuti fuori una quarantina di casi di positività al Clostebol riscontrata negli sportivi negli ultimi anni in Italia. Uno steroide anabolizzante che, pur essendo proibito dalla Wada, risulta presente in numerosi farmaci da banco per la cicatrizzazione delle ferite – […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]