Il MADRE ha presentato due progetti a Manifesta 12, la biennale nomade europea di arte contemporanea, in corso a Palermo: ‘Inventory. The Fountains of Za’atari’ di Margherita Moscardini e ‘Indagare il sottosuolo. Atlante delle storie omesse’ di Lara Favaretto, visitabili fino al 24 giugno a Palazzo Branciforte. «La collezione del museo Madre e la programmazione […]
MADRE presenta due progetti per Manifesta 12
Il MADRE ha presentato due progetti a Manifesta 12, la biennale nomade europea di arte contemporanea, in corso a Palermo: ‘Inventory. The Fountains of Za’atari’ di Margherita Moscardini e ‘Indagare il sottosuolo. Atlante delle storie omesse’ di Lara Favaretto, visitabili fino al 24 giugno a Palazzo Branciforte. «La collezione del museo Madre e la programmazione della Fondazione Donnaregina – spiega la presidente Laura Valente – si sono ampliate con l’attivazione, nel 2017, di nuove collaborazioni con alcuni dei più importanti musei e centri di ricerca italiani, dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino al Parco Archeologico di Pompei e alla Fondazione Pastificio Cerere di Roma. Entrambi i progetti seguono questo solco e sono frutto della sinergia messa in campo dal bando Italian Council del MiBACT: in questo senso la Fondazione interpreta il suo ruolo attivo di istituzione pubblica».
‘Indagare il sottosuolo. Atlante delle storie omesse’ di Favaretto è basato su un’indagine conoscitiva del territorio di Pompei. Una pubblicazione digitale ricostruirà la complessa articolazione di queste storie, mentre i carotaggi saranno prima esposti nel Parco di Pompei e poi archiviati nella zona archeologica in un contenitore che si configura come una ‘Time Capsule’, una macchina del tempo che, sigillata, sarà sotterrata e riesumata dopo 100 anni. ‘Inventory. The Fountains of Za’atari’ è frutto del lavoro svolto da Moscardini all’interno del secondo campo per rifugiati più grande al mondo, partendo dall’osservazione del sistema idrico del campo, producendo un inventario delle fontane costruite dai residenti. «Entrambi i progetti entreranno a far parte della collezione del museo Madre e del nostro patrimonio pubblico contemporaneo» spiega il direttore del Museo della Regione Campania, Andrea Viliani.