Un’escursione in montagna senza aver bene consultato il meteo e una nuova richiesta di soccorso a causa del maltempo di ieri. Dopo i sette turisti recuperati negli ultimi giorni sull’Etna, stavolta le ricerche – partite nella notte – si sono concentrate sulle alte Madonie, nel Palermitano, per trovare un gruppo di escursionisti con minori. A […]
Madonie, ricerche notturne per escursionisti dispersi, ma loro dormivano sereni al rifugio. «Scaricate l’app di tracciamento»
Un’escursione in montagna senza aver bene consultato il meteo e una nuova richiesta di soccorso a causa del maltempo di ieri. Dopo i sette turisti recuperati negli ultimi giorni sull’Etna, stavolta le ricerche – partite nella notte – si sono concentrate sulle alte Madonie, nel Palermitano, per trovare un gruppo di escursionisti con minori. A dare l’allarme, poco dopo le 23, è stato un parente, preoccupato dal violento nubifragio e dalle ultime notizie da parte del gruppo ricevute quattro ore prima, quando avevano comunicato di essere quasi arrivati al rifugio Giumenta, nell’area del monte Cervi, in cui avrebbero trascorso la notte, senza copertura telefonica. All’arrivo effettivo mancava solo una mezz’ora, ma il parente impensierito ha comunque allertato il numero unico di emergenza 112 che, in caso di richieste d’aiuto in ambiente montano o impervio, si avvale del soccorso alpino e speleologico. Così, durante notte e con il meteo avverso, una squadra – composta anche da personale sanitario – è partita da Petralia Sottana, raggiungendo il rifugio intorno all’1 di notte. E trovando gli escursionisti, dotati anche di tenda, tranquillamente addormentati.
Una vicenda a lieto fine che ha, però, esposto alle intemperie il personale del soccorso alpino e rischiato di far tardare gli interventi delle poche squadre disponibili dove davvero necessarie. Per questo, il soccorso alpino e speleologico invita gli escursionisti e quanti intendano frequentare le aree di montagna a scaricare sul proprio cellulare l’app gratuita GeoResQ, gestita direttamente dalla centrale operativa del Corpo nazionale e promossa dal Club alpino italiano, che consente di tracciare in tempo reale e condividere la posizione con chi rimane a casa. Nonché di inoltrare rapidamente eventuali richieste di soccorso. In assenza di segnale telefonico, l’app memorizza il percorso effettuato e lo invia appena anche un debole segnale – spesso non sufficiente per una telefonata – torna disponibile, cosa che succede anche ad alta quota.