I risultati della campagna 2014 per la salvaguardia del territorio sono stati resi noti martedì. Alla laguna dello Stagnone, nel Trapanese, è andato il riconoscimento legato all’esposizione di Milano. Ma, in generale, per tutti i beni siciliani è stato un successo. Guarda le foto
Luoghi del cuore, a Marsala il premio Fai ed Expo2015 In classifica il Castello di Alcamo e il Bastione di Catania
Chi l’ha dura la vince. È il caso di dirlo per i promotori della laguna dello Stagnone, nell’area delle saline di Marsala, che ne hanno segnalato le dune di sale al Fai per sei anni. Nel 2003, nel 2004, nel 2006, nel 2010, nel 2012 e nel 2014 quell’area del Trapanese era stata proposta all’interno della campagna Luoghi del cuore, promossa dal Fondo ambiente italiano con l’obiettivo di tutelare i beni storici e paesaggistici del territorio nostrano. E la perseveranza ha funzionato: perché la laguna dello Stagnone si è aggiudicata il premio Nutrire il pianeta, nato dalla collaborazione tra Fai ed Expo2015. Per vincere le sono serviti 14mila 764 voti che permetteranno a chi si occupa della tutela del territorio di Marsala di guadagnarsi fino a 30mila euro di finanziamento. Ma la classifica generale, svincolata dall’esposizione milanese e aperta anche ai beni non legati al cibo – tema dellExpo –, regala soddisfazioni a tutti i beni siciliani. Al terzo posto assoluto si piazza il Castello di Calatubo, ad Alcamo, con 71mila e 967 voti. E accede alla possibilità di finanziamento anche il Bastione degli infetti di Catania, 33esimo sul totale ma terzo tra i luoghi siciliani, con 10mila 100 voti.
Nelle intenzioni del Fondo ambiente italiano, la campagna Luoghi del cuore ha l’obiettivo di sensibilizzare «cittadini e istituzioni sul tema della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturalistico del Paese». Tutto questo in partnership con Intesa Sanpaolo, che valuta e finanzia i progetti proposti dai comitati che candidano i luoghi più votati. Il «censimento» dell’ultima edizione è partito il 13 maggio e si è concluso il 30 novembre 2014. A quella data, di luoghi del cuore in Sicilia ne erano stati segnalati 1.866. Borghi, biblioteche, teatri, musei, colline, fontane, castelli, cappelle. Dalla valle dei templi di Agrigento alla spiaggia La conchiglia di Gela, passando per il Caffè Galante di Patti (a Messina) e la Chiesa dello spasimo di Palermo. Secondo il regolamento, saranno finanziati i primi tre progetti più votati. E pure quelli che avranno ottenuto più di mille preferenze potranno avanzare la loro richiesta di finanziamento.
In tutt’Italia, il terzo bene più cliccato è stato il Castello di Calatubo di Alcamo, in provincia di Trapani, una roccaforte a 152 metri sul livello del mare che, dopo il glorioso passato, «divenne un ovile», si legge sulla scheda pubblicata sul sito del Fai. Alla rocca alcamese spetterà l’onore del podio. Ma soprattutto un finanziamento il cui importo sarà valutato sulla base del progetto di riqualificazione presentato. Fondi certi anche per la laguna dello Stagnone, a Marsala, grazie alla vittoria del concorso-nel-concorso, il censimento speciale legato ai luoghi legati in qualche modo all’alimentazione. E le saline marsalesi hanno raccolto più consensi degli altri 1981 beni presentati.
Non solo chi ha strappato una medaglia, però, potrà richiedere contributi economici. C’è speranza anche per il Bastione degli infetti di Catania, parte delle storiche fortificazioni della città volute da Carlo V nel 16esimo secolo e, negli ultimi tempi, noto sia per le attività illecite svolte al suo interno sia per il lavoro del comitato popolare che ne gestisce gli spazi, tentando di valorizzarli e sottrarli alla criminalità. Coi 10mila passati voti ottenuti e il 33esimo posto nella classifica nazionale, i promotori del luogo – gli abitanti del rione Antico corso – possono ritenersi soddisfatti: «Prima il Bastione non lo conosceva nessuno, adesso possiamo chiedere un finanziamento al Fai», dicono. Il loro progetto prevede la messa in sicurezza di una parte della struttura e l’attivazione di programmi di fruizione: «Abbiamo dimostrato che questo posto attira interesse e che è una testimonianza storica che la gente, non solo in Sicilia ma anche in tutt’Italia, vuole davvero conoscere», commentano. E adesso non resta che attendere le sovvenzioni.
In Sicilia, fino a questo momento, i luoghi del cuore finanziati nelle sette edizioni della campagna sono stati cinque. L’ultimo, in ordine di tempo, è l’edicola dei giornali del primo Novecento di piazza Leonardo Vigo, ad Acireale, in provincia di Catania. Per ristrutturarla è stato stanziato un contributo di 22mila euro.