Nella chiesa Madonna delle Lacrimine, nel quartiere Bordonaro, la celebrazione per la ragazza morta a Catania dopo essere stata accoltellata da un'amica, adesso accusata di omicidio. «Preghiamo per lei», dice il parroco. Guarda il video
L’ultimo saluto alla 26enne Ylenia. I funerali a Messina Palloncini e magliette. «Non è un addio ma un saluto»
«In questo mondo si vive di valori finti. Non esiste fedeltà, rispetto e amicizia ma io di qualcuno dovrò pur fidarmi. Non ho mai mancato di rispetto e questo desidero per me». Cominciano con la lettura di alcune frasi scritte dalla stessa Ylenia Bonavera i funerali della 26enne morta a Catania dopo essere stata accoltellata. A ucciderla, stando ai primi dettagli emersi dall’autopsia, è stata un colpo inferto dall’amica Daniela Agata Nicotra, 34 anni. La donna è stata sottoposta a fermo venerdì scorso e oggi è avvenuta la convalida come richiesto dalla procura di Catania. L’accusa sul tavolo degli inquirenti è quella di omicidio volontario.
Il corpo della ragazza nella tarda mattinata di oggi
ha lasciato l’obitorio dell’ospedale Garibaldi per fare rientro a Messina. Ad attenderla nei pressi della parrocchia Madonna delle Lacrime del quartiere Bordonaro una folla di parenti amici. Insieme alla bara bianca, palloncini e magliette commemorative con impresso il volto della ragazza e la scritta «Ylenia per sempre nei nostri cuori». «Una ragazza segnata dalla vita che desiderava amare – spiega durante l’omelia padre Giuseppe Di Stefano – Era rimasta segnata per la morte della nonna e la sua folle corse nella vita si conclude in un abbraccio: Gesù non ti deluderà mai, lo stesso Gesù che sta a braccia aperte sopra la tua bara bianca».
Nelle parole del parroco anche un riferimento
a quanto avvenuto nel 2017. Quando la ragazze venne cosparsa di benzina dal fidanzato che poi le diede fuoco. Durante un’intervista, rilasciata in televisione, la ragazza prese le difese dell’uomo, poi condannato in via definitiva per tentato omicidio. Il 27 novembre scorso era invece cominciato il processo per favoreggiamento e falsa testimonianza nei confronti della donna. «Nessuno si farebbe bruciare il corpo – continua padre Di Stefano – per un po’ di spazio in tv. Tu ti sei trasferita per ricominciare e vivere ma il tuo cuore e rimasto qui. E oggi siamo qui per darti tutto il nostro affetto. Noi tutti abbiamo collezionato ferite e sappiamo comprenderti».
«Noi preghiamo anche per chi ha fatto questo gesto.
Chi è davvero amico e amante non è mai violento», conclude l’omelia. Secondo quanto riferito dal difensore di Nicotra, l’avvocato Giovanni Chiara, l’indagata ha riferito agli inquirenti di essere stata ferita da Ylenia a un occhio, dopo che l’aveva rimproverata perché, a suo dire, era ancora una volta in preda all’uso di droga e alcool. La vittima aveva in mano una bottiglia con la quale, ha aggiunto la donna, avrebbe cercato di colpirla. Il momento della coltellata è stato anche immortalato da un video pubblicato in esclusiva da MeridioNews.