Per potere capire cosa sia il bilancio dello stato, occorre un punto di riferimento. Qualcosa che nella realtà si riconosce bene: il nostro bilancio personale. Si rifletta. Che cosa li rende uguali tanto che luno è indispensabile per potere comprendere laltro? il fatto che entrambi sono il frutto di un elenco di valori il cui scopo è creare una differenza: saldo tra entrate e uscite di moneta. E cosa li rende, invece, diversi, oltre, naturalmente, allammontare della loro consistenza? quello che sono nella realtà. Cioè, che il nostro bilancio possiamo constatarlo semplicemente aprendo il portafogli, quello dello stato no, perché non è nostro, non è accessibile, è unentità astratta, frutto, per noi, soltanto di uninformazione: il bilancio cè. Ne segue che, essendo solo un informazione, appunto, potrebbe anche essere di natura mendace, non vera, o magari esserlo in parte, noi non possiamo verificarlo: possiamo solo fidarci. Che poi è quello che facciamo. E chiaro: tra noi e lo stato - in materia di bilancio e, ovviamente, della richiesta di risanamento - lunico rapporto possibile sarà quello della fiducia. Dunque un rapporto in parola. E chi, con buona disposizione, dovrebbe accettare di risanare un debito che non ha contratto, di cui non è sicuro neppure delleffettiva esistenza, soltanto perché gli viene imposto in base a una pretesa di cui non è possibile verificare la congruità?
Long drink/ Noi e il bilancio dello Stato
Per potere capire cosa sia il Bilancio dello Stato, occorre un punto di riferimento. Qualcosa che nella realtà si riconosce bene: il nostro bilancio personale. Si rifletta. Che cosa li rende uguali tanto che luno è indispensabile per potere comprendere laltro? Il fatto che entrambi sono il frutto di un elenco di valori il cui scopo è creare una differenza: saldo tra entrate e uscite di moneta. E cosa li rende, invece, diversi, oltre, naturalmente, allammontare della loro consistenza? Quello che sono nella realtà. Cioè, che il nostro bilancio possiamo constatarlo semplicemente aprendo il portafogli, quello dello Stato no, perché non è nostro, non è accessibile, è unentità astratta, frutto, per noi, soltanto di uninformazione: il bilancio cè. Ne segue che, essendo solo un informazione, appunto, potrebbe anche essere di natura mendace, non vera, o magari esserlo in parte, noi non possiamo verificarlo: possiamo solo fidarci. Che poi è quello che facciamo. E chiaro: tra noi e lo Stato – in materia di bilancio e, ovviamente, della richiesta di risanamento – lunico rapporto possibile sarà quello della fiducia. Dunque un rapporto in parola. E chi, con buona disposizione, dovrebbe accettare di risanare un debito che non ha contratto, di cui non è sicuro neppure delleffettiva esistenza, soltanto perché gli viene imposto in base a una pretesa di cui non è possibile verificare la congruità?
Luomo, adesso, siede sulluscio di casa e riflette, come gli è stato consigliato. Il vento passa leggero e spazza mucchi di foglie morte e carta. Notoriamente cocciuto, non si capacita. Parla a qualcuno dei suoi organi, e gli si rivolge in inglese. Fissa la gente che passa. Si appoggia con la schiena ai gradini e resta vivo, a temperatura costante.