Lo strano caso di via Chirone a Partanna Mondello Metà è una strada privata, l’altra è ridotta a trazzera

Via Chirone è una strada singolare, a tratti paradossale. Questa arteria si trova a Partanna Mondello e collega diagonalmente via dell’Olimpo (altezza potabilizzatore Amap) – dove si trovano ben due accessi – con via Castelforte, ed è caratterizzata da alcune circostanze curiose. Infatti si tratta di una strada a metà: uno dei due ingressi da via dell’Olimpo è, a conti fatti, una stradina stretta e dal fondo fortemente dissestato; l’altro accesso è largo e asfaltato, ma è percorribile solo per pochi metri, dato che poi inizia una zona di proprietà privata delimitata da una sequenza di tre cancelli (tratto in rosso nella mappa sottostante) che separa dal secondo segmento di strada pubblica, ovvero dove c’è il ricongiungimento con l’altro ingresso da via dell’Olimpo. A ciò deve essere aggiunto che la parte aperta a tutto il traffico veicolare (quella che assomiglia ad una mulattiera) è a doppio senso di circolazione fino all’incrocio con via Porta di Mare, mentre il tratto successivo fino a via Castelforte è a senso unico in direzione Tommaso Natale.

(in rosso il tratto privato, chiuso da cancelli; in giallo la parte pubblica aperta al transito, che comprende i due accessi da via dall’Olimpo)

La spiegazione sulla difformità tra i due tratti della via la fornisce il consigliere della VII Circoscrizione Eduardo De Filippis: «Una sezione – spiega – è un’area privata ad uso pubblico, che quindi è stata chiusa con dei cancelli con pieno diritto dai proprietari, che l’hanno resa un parcheggio transitabile solo dai residenti delle case che vi si affacciano e che siano in possesso delle chiavi. Una situazione simile si verifica in via del Pesco a Cardillo (sebbene in quella strada sia presente l’illuminazione comunale), anche se in quel caso l’accesso non è stato limitato da barriere perché si trova nei pressi del cantiere per il raddoppio del passante ferroviario».

C’è un lato ironico della faccenda: la natura duplice di questa strada è perfettamente simboleggiata dalla stessa intitolazione della via, dato che Chirone è un personaggio della mitologia greca, in particolare un centauro, ovvero un essere metà uomo e metà cavallo. Costui, nato immortale (era figlio del titano Crono), fu il maestro di numerosi eroi come Aiace, Achille, Enea, Ercole, Giasone e Teseo. E se si aggiunge che in una strada dedicata ad un centauro ha sede un noto centro ippico si può anche chiudere il cerchio.

Comunque, tirando le somme, si tratta di una strada che presenta piccoli e grandi disservizi delle vie di periferia (sperando che non siano immortali come il mitologico Chirone). Ad elencarli ci pensa ancora De Filippis: «Negli anni – sottolinea – abbiamo prodotto varie delibere relative ai problemi della strada e le abbiamo inviate alle aziende comunali che se ne occupano. Abbiamo così segnalato la scarsa illuminazione, la necessità di liberare dalle ostruzioni le caditoie, di rimuovere cumuli di rifiuti e di posare l’asfalto nel tratto più stretto. In particolare, su questo tema, ho evidenziato il problema poco più di un anno fa, e ora solleciterò di nuovo la Rap».

L’azienda di igiene ambientale, contattata da Meridionews, sulla questione del fondo stradale dissestato risponde che la strada «in atto non è inserita nell’attuale programma, ma ne sarà proposto, dopo sopralluogo da parte dei tecnici, l’inserimento nella prossima programmazione». Per quel che riguarda i progetti per il miglioramento della viabilità, nel 2014 la VII circoscrizione ha chiesto al Comune di inserire il completamento della via (insieme a molte altri interventi) nel piano triennale delle Opere pubbliche, ma ciò non è avvenuto né in quello relativo al periodo 2015-17, né per quello 2016-18.


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