Lo Stato ha trovato un nuovo modo per fare ‘cassa’: ritardare il pagamento delle pensioni

LA NUOVA ‘SPERIMENTAZIONE’ E’ IN CORSO A PALERMO E DINTORNI: I PENSIONATI IN ATTESA SONO QUELLI DELL’EX IMPDAP

Vuoi vedere che il Governo Renzi, quello degli 80 euro per fare la spesa per 15 giorni, ha trovato un altro modo per fare ‘cassa’? Per esempio, ritardando il pagamento delle pensioni. Per ora non è una ‘soluzione’ applicata a tutti i pensionati, ma solo per alcuni. Se andrà bene – cioè se i pensionati non usciranno per strada con i bastoni – ci sono ‘buone speranze’ per farne un nuovo capitolo della ‘legge di stabilità’.

Può sembrare una scherzo ma non lo è. Si tratta di un sacco di soldi. Bloccandoli per qualche mese gli interessi lievitano. Certo, migliaia di persone vanno in tilt. Ma lo Stato fa ‘cassa’. E questo, in tempi di Bilderberg, è molto più importante dei pensionati che percepiscono la pensione in ritardo.

Vediamo, adesso, a quale categoria su sta applicando la nuova ‘sperimentazione’.

“Da tre mesi ormai i nuovi pensionati dell’ex Inpdap non percepiscono la pensione, oltre al danno dei posticipi causati dalla riforma Fornero per l’avvio della pensione, c’è anche la beffa del mancato pagamento, si ponga rimedio”.

Lo scrivono in un comunicato Mimmo Di Matteo, Concetta Balistreri e Giuseppe Caruso, segretari Fnp Cisl Palermo Trapani, Spi Cgil e Uilpensionati Palermo, che denunciano diversi casi di neo pensionati dall’Inpdap, quindi ex lavoratori pubblici degli enti locali, statali, scuole e sanità del territorio palermitano, in attesa da tre mesi del primo assegno dall’istituto di previdenza.

Ovviamente la scusa c’è: i ritardi – questa la spiegazione ufficiale – sarebbero motivati dalla mancanza di personale all’Inps per evadere tutte le pratiche.

“Intanto arrivano le tasse da pagare e le spese da sostenere nella vita quotidiana, non è tollerabile – aggiungono i sindacalisti – chiediamo dunque un incontro urgente al presidente del comitato e al direttore provinciale dell’Inps, ente gestore della cassa dell’ex Inpdap, affinché venga trovata subito una soluzione”.

Insomma, la ‘colpa’, adesso, è dell’Inps di Palermo…


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