Un uomo di mezza età, depresso, e un programma in dieci passi per lo più ispirato al manifesto politico di Adolf Hitler. Il risultato da raggiungere è un amministratore «che restituirà fiducia al Paese e lustro all’immagine della politica». La provocatoria pièce andrà in scena sabato e domenica
Lo spettacolo Le dieci massime al Patafisico Come creare in laboratorio il politico di domani
Il rottamatore. Un po’ vagabondo di Charlie Chaplin, un po’ grande dittatore. O almeno uno che studia alla stessa scuola. Il tutto tra «dialoghi dell’assurdo, gags clownesche, ribaltamenti di piano, situazioni surreali e monologhi melodrammatici», per raccontare «di un’epoca in caduta libera, di una crisi politica, sociale e culturale che sembra essere senza fine». È lo spettacolo Le dieci massime, di e con Sabrina Mascia e Andrea Meloni, per la regia di Massimo Zordan. Dopo il debutto nel 2014, la pièce sarà presentata il 20 e 21 febbraio al Piccolo Teatro Patafisico di Palermo (via Gaetano la Loggia, 5).
«Un uomo di mezza età, depresso e senza prospettive che decide di affrontare un apprendistato psico-attitudinale per dare una radicale svolta alla propria vita». Ad aiutarlo sarà una coach particolare che ha studiato per lui un programma basato appunto su dieci punti, per lo più ispirati al Mein Kampf di Adolf Hitler e alle lettere private di Heinrich Himmler. L’obiettivo del programma è creare un amministratore di nuova generazione, «che restituirà fiducia al Paese e lustro all’immagine della politica».