Un vero e proprio percorso letterario, in uno dei litorali più suggestivi della Sicilia: così Terrasini ha inaugurato oggi le panchine dedicate a cinque grandi artisti e letterati dell’isola. Cinque panchine per cinque momenti di sosta, di riflessione o anche solo di spensieratezza, per ammirare un panorama mozzafiato accomodati sulle parole di illustri siciliani. E la particolarità sta nel fatto che sono tutti del comprensorio gli artisti che li hanno ricordati: a ciascuno il suo personaggio, insomma.
Su via dei Mille, così, c’è la panchina dedicata allo scrittore Andrea Camilleri («cui va il nostro abbraccio in queste ore difficili» dice il sindaco Giosuè Maniaci) e realizzata da Antonino Lentini; sul lungomare Peppino Impastato, invece, spazio alla panchina dedicata alla cantastorie Rosa Balistreri e realizzata da Rosalia Di Maggio; sulla splendida Baia Madduzza, invece, l’omaggio di Pino Manzella al poeta e drammaturgo Giovanni Meli; al belvedere Terzo Millennio il ricordo dello scrittore Leonardo Sciascia realizzato da Maria Maniaci; infine a Cala Rossa sarà possibile ammirare il panorama mozzafiato seduti sulla panchina dedicata al regista Giuseppe Tornatore nella visione di Luigi Chirco.
«Nei prossimi giorni fatevi una passeggiata sul lungomare e se potete fermatevi ad ammirarle – afferma il primo cittadino – Sono veramente delle piccole opere d’arte con cui speriamo di attirare ancora più visitatori a fermarsi a gustare la bellezza della nostra costa o uno dei nostri tramonti». A curare il progetto l’associazione A tutta vita. Le panchine letterarie sono state inaugurate oggi, alla piazza Terzo Millennio. Oltre il primo cittadino, sono intervenuti anche l’assessore al Turismo Vincenzo Cusumano, la presidente della seconda commissione consiliare Eva Deak, il capo area Francesco Bua, oltre che gli artisti e le rappresentanti dell’associazione Roberta D’Asta e Chira Giordano.
«Un percorso carico di significato non solo letterario e artistico – ha affermato l’assessore Cusumano – in onore degli illustri personaggi cui le panchine sono dedicate, ma anche fortemente augurale. Significato augurale che gli viene dal luogo dove sono poste: un bel vedere, nel belvedere, per ammirare un panorama stupendo e guardare con fiducia e con speranza all’orizzonte, al futuro, al domani, ai giorni che verranno, con i desideri e i propositi di vita, di serenità e di gioia che ognuno di noi auspica».
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