«Millumino di meno», iniziativa della trasmissione radiofonica Caterpillar, ha fatto registrare venerdì scorso un risparmio pari al consumo di sette milioni di lampadine. Nella nostra città, questanno, il Comune non ha aderito. Peccato. Con i problemi che ci sono a pagare le bollette, si potevano prendere due piccioni con una fava
LItalia spegne la luce, Catania è già al buio
«Ce ne fossero di più di iniziative del genere!». È così che il signor Sante Tomaselli, gestore del ristorante Cutilisci a San Giovanni Li Cuti, commenta la propria adesione alliniziativa Millumino di meno promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar e realizzata venerdì scorso. «Abbiamo deciso di spegnere tutte le luci non indispensabili, e accendere solo le candele sui tavoli». Capelli bianchi e occhi azzurri, il volto sereno del signor Sante si illumina in un sorriso mentre aggiunge: «Le tematiche ambientali stanno molto a cuore sia a me che ai miei figli, siamo escursionisti e ci piace vivere nel rispetto della natura».
Cena a lume di candela, dunque: del resto il 15 febbraio 2008 non è un giorno qualunque ma la vigilia del compleanno del Protocollo di Kyoto, nato nella città giapponese l’11 dicembre 1997 in occasione della Conferenza COP3 della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), ma entrato in vigore soltanto il 16 febbraio 2005 in seguito alla ratifica della Russia.
Il Protocollo salva-clima viene celebrato ogni anno con iniziative in tutto il mondo, la più grande delle quali è proprio Millumino di meno. La trasmissione che lha lanciata, Caterpillar, va in onda su Radio2 dalle 18:00 alle 19:30, e liniziativa si svolge già da quattro anni consecutivi.
Come nelle precedenti edizioni i conduttori della trasmissione, Cirri e Solibello, hanno chiesto ai loro ascoltatori di spegnere tutte le luci e i dispositivi elettrici non indispensabili a partire dalle 18 del 15 febbraio 2008 per «dimostrare come il risparmio sia una possibilità concreta e reale a cui attingere oggi stesso per superare i problemi energetici che assillano il nostro paese e gran parte delle nazioni del pianeta».
Liniziativa che già in passato aveva coinvolto migliaia tra privati, aziende, enti locali e istituzioni valicando persino i confini nazionali è riuscita a centrare lobiettivo anche nel 2008, grazie alla massiccia adesione che ne ha decretato il successo. Terna, la società responsabile della trasmissione dell’energia elettrica a livello nazionale, ha rilevato durante la fascia oraria in cui si è svolta liniziativa una drastica riduzione dei consumi dell’ordine di 400 Megawatt, equivalente al consumo di circa 7 milioni di lampadine. Dato che supera di ben 100 Megawatt il risparmio energetico registrato nell’edizione del 2007.
Sono stati più di 500 i comuni italiani coinvolti nella manifestazione che, allora prestabilita, hanno spento monumenti e palazzi della pubblica amministrazione. Al buio il Parlamento, Palazzo Chigi ed il Quirinale, ma non solo. Alle 18 sono calate le luci sul Colosseo e su altri otto monumenti romani, sul Maschio Angioino a Napoli, sulla ruota panoramica del Prater di Vienna, nel Foreign Office di Londra e perfino in cima alla Tour Eiffel a Parigi. A lume di candela il ministero dell’Ambiente di Dublino come il Castello di Edimburgo, il grattacielo Pirelli e il Duomo a Milano come piazza San Marco a Venezia.
Scorrendo la lista davvero sterminata di adesioni colpisce lassenza del Comune di Catania, che aveva invece aderito alliniziativa lanno precedente. Piazza Duomo, piazza Università e via Etnea, coinvolti nelliniziativa del 2007, sono invece rimasti illuminati come di consueto, senza che una parola sia stata spesa dallamministrazione etnea in proposito.
Il signor Sante è stupito quando apprende la notizia «E come mai Catania non aderisce?», chiede sorpreso. «Con i problemi che ha il Comune a pagare la bolletta della luce, potevano prendere due piccioni con una fava»