Sono iniziate le ricerche per dare un'identità al corpo in avanzato stato di decomposizione trovato nelle scorse ore dalla Capitaneria di porto dell'arcipelago delle Eolie. A MeridioNews, il tenente divascello Paolo Margadonna spiega che dall'abbigliamento indossato potrebbe trattarsi di qualcuno partito da Ceuta, in Spagna
Lipari, cadavere di donna trovato sulla spiaggia «Ha vecchio giubbotto, forse viaggio clandestino»
Capitaneria di porto di Lipari a lavoro per dare un nome al cadavere della donna in avanzato stato di decomposizione che è stato rinvenuto e recuperato nella spiaggia di Valle Muria oggi nell’isola eoliana. «La donna, di circa 30 anni, indossava una giacca a vento scura, pantaloni a pois, stivaletti in pelle ed un giubbotto di galleggiamento», racconta a Meridionews il tenente di vascello dell’Ufficio Circondario marittimo di Lipari Paolo Margadonna. E proprio la fattura del giubbotto lascia pensare che si possa trattare di qualcuno che viaggiava clandestinamente. «Non ha catarifrangenti, e non è stato sicuramente fabbricato in Europa negli ultimi vent’anni. Si tratta di un equipaggiamento molto vecchio che non reca alcuna iscrizione», aggiunge il tenente.
Sono già state avviate le indagini per cercare di dare una identità alla donna. La guardia costiera si è messa in contatto con le varie autorità per accertare se risultano dispersi. Ma all’ufficio eoliano negli ultimi tempi non sono giunte segnalazioni. «Il fatto che indossasse doppio pantalone, doppio giubbotto e anche due maglie ci lascia pensare che provenga da lontano – prosegue Margadonna -. Se poi analizziamo le correnti e il maltempo di questi giorni, possiamo ipotizzare che arrivi da Ceuta in Spagna. C’è stato forte vento da ponente».
Una informativa è stata inviata alla procura di Barcellona che diramerà alle autorità competenti la segnalazione del ritrovamento. Il cadavere della donna è stato trasferito al porto di Pignataro e subito dopo all’obitorio del cimitero di Lipari.