La 34esima edizione del concorso Una ragazza per il Cinema 2022 ha regalato emozioni e profili interessanti. Dopo anni difficili per il mondo dello spettacolo, ora si può dire che l’estate appena trascorsa ha rilanciato un settore che ha sofferto non poco. E la voglia di ripartire adesso consegna una grande boccata d’aria. Il teatro […]
L’intervista a Serena Caredda, la vincitrice della 34esima edizione di Una ragazza per il Cinema
La 34esima edizione del concorso Una ragazza per il Cinema 2022 ha regalato emozioni e profili interessanti. Dopo anni difficili per il mondo dello spettacolo, ora si può dire che l’estate appena trascorsa ha rilanciato un settore che ha sofferto non poco. E la voglia di ripartire adesso consegna una grande boccata d’aria. Il teatro antico di Taormina e tanti ospiti nazionali e internazionali sono stati gli elementi per trasformare da sogno a realtà la vittoria del concorso Una ragazza per il Cinema per Serena Caredda. Diciotto anni, originaria di Sernobì (in provincia di Cagliari, in Sardegna) è lei la regina del concorso. Ha stupito tutti non soltanto con lo charme ma anche con il talento. Così ha messo tutti d’accordo: giuria e pubblico.
Un’edizione quella del 2022 che ha avuto risalto anche per avere consegnato alcuni validi profili per lo spettacolo, il cinema e la moda. Come ogni anno, il concorso ha riscontrato interesse da Nord a Sud e sono tante le regioni che aprono le porte e le possibilità alle ragazze. Un successo ottenuto tramite uno staff che lavora durante tutto l’anno. I patron Daniela Eramo e Antonio Lo Presti vanno oltre la ricerca della bellezza ed è questo il loro mantra che fa la differenza.
Perché hai scelto di partecipare a questo concorso?
«Inizialmente non volevo partecipare, ma il mio istinto mi diceva: “Provaci, buttati”. Ho voluto portare qualcosa di diverso dagli altri, volevo lasciare un segno. Nella serata talento ho portato più cose insieme, ho suono il flauto traverso. Questo perché mi sono diplomata quest’estate al liceo musicale e di questoho fatto una mia forza. Ho fatto partire un suono come se fosse un cortocircuito. In tutto questo, la mia faccia confusa ha fatto la sua parte. È stato davvero curioso. La musica, la danza e la recitazione è tutta arte».
Chi è Serena Caredda, descriviti un po’…
«Sono una ragazza solare. Amo sorridere e amo la vita. Mi piace l’arte in tutte le sue forme, non solo la musica. In passato sono stata anche una ballerina e adesso non vedo l’ora di cimentarmi nella recitazione. Anche se per poco, ho già svolto delle lezioni. Sono determinata e anche un po’ testarda per raggiungere i miei obiettivi».
Quanto è stato importante affidarti a una agenzia di moda come la Fashion Squad Agency? Che ruolo svolgono per voi?
«È molto importante affidarsi a loro. Ti aiutano a crescere professionalmente e umanamente. Per me sono davvero delle persone speciali. Antonella Mennella e Francesco Locci mi hanno fatto sentire sempre come se fossi a casa, curando i minimi dettagli per tutto il percorso. Mi seguono da quando avevo 14 anni. Ringrazio tutto lo staff perché se oggi sono quello che sono è anche grazie a loro».
Con la vittoria ti sei aggiudicata una borsa di studio. Adesso avrai l’opportunità di studiare recitazione nello Studio cinema per un anno accanto ai maestri del cinema come Muccino, Ozpetek e Avati. Hai un personaggio dello spettacolo che ammiri e segui in particolare?
«Un’attrice che mi piace molto è Angelina Jolie. Mi sono innamorata del film Mr e Mrs Smith insieme a Brad Pitt. La sua interpretazione è stata perfetta».
Hai avuto con te un portafortuna? Adesso puoi svelarlo.
«Nel posto dove lavoravo prima di partire per il concorso, mi regalarono una maglietta con scritto bagnino. Da lì mi hanno detto che mi avrebbe portato fortuna, e così è stato».
Cosa significa essere belle, cosa rappresenta per te?
«Per me la bellezza è molto importante, ma non dobbiamo dimenticarci di essere belli dentro. Una persona si può definire veramente bella quando dentro ha qualcosa di veramente speciale».
Nei concorsi di bellezza la competizione tra di voi lascia l’aspetto amicizia in secondo piano? Cosa porti con te?
«Io mi sono divertita moltissimo, legando con molte ragazze. Mi porto delle amicizie, non solo il gruppo della Sardegna ma anche dalle altre regioni. Un ambiente sereno e tutte persone socievoli. Noi ragazze eravamo tutte unite e ci sostenevamo a vicenda».