Lo hanno annunciato e sicuramente lo faranno: «Se entro martedì non verremo convocati ad un tavolo con il presidente Musumeci e l’assessore alla Famiglia Mariella Ippolito per discutere di come sbloccare i fondi per i pagamenti dei nostri stipendi, mercoledì prossimo siamo pronti per scendere in piazza e bloccare tutta la città». E c’è da crederci. La storia delle proteste dei Pip (i lavoratori ex Emergenza Palermo e Piani Inserimento Professionale) in città insegna che quando protestano per i loro stipendi non scherzano e paralizzano davvero la viabilità.
«È assurdo che i soldi ci siano ma che non possano essere erogati per i debiti che vanta l’Inps nei confronti della Regione». Chiedono che vengano sbloccati i fondi per i loro stipendi, ma l’Inps, l’ente previdenziale che paga i loro corrispettivi mensili, ha detto chiaramente che quello di marzo sarà l’ultimo pagamento che verrà effettuato e se la Regione non salderà il suo debito con l’ente previdenziale – che ad oggi ammonta a più di 160milioni di euro – non verserà più gli stipendi ai Pip.
In tutto si parla di 2800 lavoratori, tutti impiegati a Palermo e provincia come portieri, uscieri, addetti mensa o come assistenti amministrativi in scuole, università, ospedali, e insieme agli Asu sono gli unici a lavorare per un assessorato regionale e a non essere contrattualizzati. Precari, insomma. Anche il tema del precariato sarà oggetto di discussione oggi all’incontro delle 15 fra tutti i sindacati per definire la proposta da sottoporre alla Regione. Se entro martedì non arriverà la convocazione per l’incontro con presidente e assessore, mercoledì i lavoratori promettono guerriglia urbana: «Ci sono già le autorizzazioni», dicono.
Dopo i due giorni di sit-in davanti Palazzo d’Orleans questa settimana, dove il traffico è impazzito a piazza Indipendenza, ieri ai Pip era stato detto che sarebbero stati ricevuti dal presidente Musumeci e dall’assessore alla Famiglia. Ma solo dopo che una striminzita rappresentanza era entrata, hanno scoperto che ad accoglierli era il capo di gabinetto del presidente e così hanno deciso di non esporre le loro istanze e sono scesi in piazza.
«Non ci siamo sentiti di rappresentare i problemi perché il tavolo non era legittimato a prendere decisioni, vista la mancanza del presidente e dell’assessore al ramo – spiega Giovanni Tarantino, presidente del sindacato Asud -. Pertanto abbiamo chiesto di essere riconvocati ufficialmente entro martedì della prossima settimana alla presenza di Musumeci e Ippolito, altrimenti ci sarà una manifestazione mercoledì che bloccherà tutta la città».
Per lunedì 23 dicembre la protezione civile regionale ha dichiarato l'allerta gialla per quasi tutta…
Il 20 dicembre Maria Ruggia, 76 anni, è morta all'ospedale Ingrassia di Palermo: stando a…
Due furti con spaccata a Palermo. Il primo al Morgan's long drink, in via Isidoro La…
Un uomo è stato ferito a colpi d'arma da fuoco davanti al cimitero di Santa…
A causa del maltempo un'imbarcazione è affondata e altre sono state danneggiate nel porticciolo di…
Stamattina un 77enne, Francesco Galletta, è morto in un incidente stradale sulla tangenziale di Messina,…