Lino Leanza contro la chiusura dello sportello di Riscossione Sicilia di Caltagirone

ORMAI, IN SICILIA, LA CONFUSIONE POLITICA E’ ALLO ZENIT: UN AUTOREVOLE ESPONENTE DELLA MAGGIORANZA CHE FIRMA UN’INTERROGAZIONE CONTRO IL GOVERNO DEL QUALE FA PARTE…

“La scelta di chiudere lo sportello di Riscossione Sicilia a Caltagirone crea sicuri disservizi nel territorio e appare immotivata anche perché priva di benefici per le casse dell’azienda”.

Lo sostiene il deputato regionale Lino Leanza che ha presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, ed all’assessore all’Economia, Maurizio Agnello, per sapere quali interventi intendono mettere in pratica per indurre la Riscossione Sicilia spa, società di proprietà della Regione siciliana, a recedere dall’intenzione di sopprimere lo sportello di Caltagirone.

“Si apprende che, a far data dall’1 agosto – scrive Leanza – verrebbe a cessare l’attività dello sportello di Caltagirone, che serve un vastissimo bacino di utenza, con ben 15 Comuni e circa 180 mila contribuenti. La soppressione del servizio comporterebbe pesanti conseguenze per le famiglie e le imprese del Calatino, che si vedrebbero private di un servizio fondamentale e costrette ad affrontare costose trasferte per gli adempimenti tributari, in carenza peraltro di adeguati collegamenti di trasporto pubblico”.

Tale scelta, secondo Leanza,sarebbe priva di ragionevolezza visto che “le incombenze andrebbero a gravare sullo sportello di Catania già intasato e che 7 unità di personale su 9 impiegate a Caltagirone svolgono già la propria attività in parte su Catania e che la riduzione dei costi a cui si andrebbe incontro sarebbe valutabile in poche migliaia di euro l’anno. Un risparmio del tutto risibile”.

Leanza chiede, dunque, di adottare iniziative per far recedere la Riscossione Sicilia da questa scelta.

Nota a margine

Ma l’onorevole Lino Leanza non è il leader di Articolo 4, movimento politico che conta una decina di parlamentari all’Ars ed esprime un assessore nella Giunta di Rosario Crocetta (per la precisione, Paolo Ezechia Reale, assessore alle Risorse agricole e alimentari)?

Perdonate il nostro stupore: ma un autorevole esponente del Governo regionale firma un’interrogazione – su un fatto amministrativo e sociale così importante – chiedendo conto e ragione al Governo?

Insomma: una forza politica che fa parte del Governo, che esprime un assessore in Giunta, si schiera, di fatto, contro lo stesso Governo?


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