Una mattinata nella mitica stanza 130, può trasformarsi in occasione ghiotta per chi è alla caccia di informazioni sui corsi extra curriculari organizzati dalla facoltà di Lingue di Catania
Lingue e i suoi corsi di giornalismo
Una mattinata nella mitica stanza 130, può trasformarsi in occasione ghiotta per chi è alla caccia di informazioni sui corsi extra-curriculari organizzati dalla facoltà di Lingue di Catania. I corsi sul giornalismo (in senso lato) organizzati questanno sono letteralmente stati presi dassalto dagli studenti, eccezion fatta per lunico corso che dà uno sbocco immediato nel campo pratico: Il giornalismo on line, che come sbocco naturale ha la collaborazione con la redazione dellormai rodato Step1. Una tendenza diametralmente opposta a quella che si verificò lanno passato, in cui si faceva letteralmente a pugni per poter seguire i corsi tenuti dal giornalista Gianluca Reale.
Abbiamo chiesto a Enzo Ierna, coordinatore dellufficio area didattica per il Medialab di parlarci di questi corsi. E da lui che gli studenti che aspirano a partecipare ai corsi Medialab, vanno a far domanda e relative iscrizioni.
Enzo, qual è il motivo che secondo te ha portato al calo degli iscritti al corso di giornalismo sul web?
Il fatto che abbiamo questanno creato altri laboratori sul giornalismo, tra cui Giornalismo Sportivo, curato dal dottor Fabio Chiari e il Reportage, curato dal dottor Fabio Gallina, non basta a giustificare un calo così netto per il corso del giornalismo sul web. Questanno abbiamo deciso di creare dei nuovi corsi di giornalismo, visto il sovraffollamento del corso di Gianluca Reale sul giornalismo on line dell’anno scoso, prevedevamo per quest’anno un interesse crescente nei confronti del gironalismo sul web che, spesso, viene scelto come ripiego alla mancanza di posti nei corsi da loro ricercati.”
I ragazzi alla ricerca di un Medialab che calzi a pennello con le loro ambizioni e le loro capacità, ignorano probabilmente che, nonostante il tentativo di una sinergia di intenti tra laboratori simili, quello con lo sbocco più immediato sul campo pratico, è proprio quello da loro snobbato: il laboratorio sul giornalismo on line. Non appena concluso il corso, i partecipanti possono immediatamente insediarsi nella redazone di Step1 e cominciare a “fare”. Molti lamentano nell’università italiana la mancanza di una preparazione pratica al mondo del lavoro; quando una facoltà nel suo piccolo, cerca di provvedere a queste gravissime lacune, viene spesso ignorata. Mancanza di fiducia? Chissà…
La mattinata nella stanza 130, “patria” dell’ufficio area didattica, non smette di stupirmi. Propio nel momento in cui mi appresto a chiedere le motivazioni che spingono i ragazzi a scegliere il corso sul giornalismo on line, entra una ragazza che, con fare furtivo, proclama la sua adesione al corso sul giornalismo sportivo. Enzo Ierna si trova costretto a dirle di rinunciare in quanto il numero limite è stato da tempo raggiunto. Allora la ragazza non demordendo chiede come fare per avere i 3 crediti a scelta libera. Enzo, un po’ rassegnato e un po’ annoiato da quella scena che si ripete quotidianamente, indirizza la ragazza verso altri lidi: il corso sul giornalismo on line. Dopo le dettagliate spiegazioni del caso, la ragazza si mostra entusiasta di dover partecipare al corso di Gianluca Reale.
Enzo, succede spesso che i ragazzi cambino idea non appena capiscono in cosa realmente consiste il corso sul giornalismo on line?
“Succede spessissimo, è per questo che sostengo che vi è una forte disinformazione; probabilmente le voci di corridoio insistenti (e sbagliate). Ma ti assicuro che quotidianamente assisto alle stesse scene. I ragazzi per rassegnazione si vedono costretti a scegliere il giornalismo sul web, ma non appena comincio con le solite spiegazioni di rito, i loro sguardi diventano improvvisamente attenti e interessati.”
Nel frattempo arriva una telefonata; è una ragazza inglese che fa l’Erasmus. Speriamo sia carina, dato che sta per arrivare. bussano alla porta, è lei. Khem è il suo nome, ed è pure carina; chiede di poter partecipare a uno dei corsi Medialab. Enzo la indirizza sul giornalismo on line. Le spiegazioni di rito sono brevi ed esautive. La ragazza, nonostante il suo ottimo italiano, rimane perprlessa ed esprime il suo dubbio e, dopo qualche secondo di imbarazzante silenzio: “Ma è il cuorsuo gratis?”. “Totalmente” è la risposta di Enzo. Lo sguardo della ragazza rimane perso nel vuoto per qualche istante. Il ghiaccio viene rotto da un’ esclamazione di piacevole stupore “Oh wonderfull!!!”.
Capita spesso che i ragazzi si stupiscano del fatto che i corsi Medialab organizzati dalla facoltà di lingue siano gratuiti?
“Purtroppo si stupiscono solamente gli studenti di altre facoltà, che guardano con piacevole ammirazione ai nostri corsi e spesso vi partecipano (dato che sono aperti a tutti, per noi è un piacere accoglierli). Problema diverso per gli studenti viziati di lingue, che molto spesso guardano con troppa noia ai nostri corsi, vivendoli come un obbligo, senza pensare all’importanza che assume il loro valore pratico”.