Linguaggi non verbali: prime lauree al master

In aula A1 della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, lo scorso 20 gennaio, si è tenuta la prima sessione di Laurea del Master in Comunicazioni e Linguaggi non verbali organizzato dall’università Ca’ Foscari di Venezia in convenzione con la facoltà di Lettere di Catania. “Questa esperienza ci ha dato tantissimo soprattutto a livello pratico – afferma Antonella Dongarrà, dottoressa che ha appena concluso la discussione della sua tesi. “E’ stata una esperienza che mi ha arricchito molto sia a livello professionale che personale”.

Alla sessione è presente il pro-Rettore dell’università veneziana, prof Umberto Margotta, che ci spiega la genesi della sinergia tra le due facoltà: “C’è stata una convergenza culturale e d’interessi tra il prof. Ezio Donato e il nostro gruppo di ricerca pedagogica a Venezia. Da tempo volevamo creare un master a favore delle figure professionali che operano nell’ambito della musicoterapia e in quello dei linguaggi non verbali”. Aggiunge il prof. Donato: “E’ la prima volta che in Sicilia si ha una esperienza di questo tipo e infatti il master ha riscosso un enorme successo. Da quattro anni il master aveva vita a Venezia. A  Catania la classe è stata aperta perché ci siamo resi conto che molti ragazzi meridionali erano costretti a seguire le lezioni a Venezia. L’anno scorso abbiamo dovuto fare una selezione perché avevamo avuto oltre cento richieste. Molti dei dottori che hanno fatto questo primo master hanno già dei contatti con il mondo del lavoro e questo è un aspetto molto interessante”.

“Abbiamo attuato un corso – spiega Ivana Padovan coordinatrice del master e docente presso la Ca’ Foscari – che si inserisce in una nuova area che non è solo disciplinare ma che è anche professionale, che è la psicomotricità. Noi immettiamo nel territorio 48 semiprofessionisti, perché poi un anno non basta a fare una figura professionale, in ambiti educativi, sociali e terapeutici, nell’arco di una Sicilia che va da Messina a Palermo, da Trapani a Catania. C’è una produttività pratica di rilievo, dimostrata dalle tesi e dai loro tirocini, 250 ore con oltre 30 sedute di interventi terapeutici in diversi ambiti”. 

I laboratori –  spiega il prof. Carlo Insolia, docente di musicoterapia – si sviluppano in due fasi: una formativa e una performativa. Nella prima fase i ragazzi in prima persona devono attraversare, metaforicamente, il fiume, perché devono bagnarsi della propria esistenza per comprendere cosa vuol dire trasformarsi. Nella seconda fase, la performativa, riutilizzano tutte le informazioni che il corpo e la mente, di riflesso, gli da.”

Le iscrizioni per l’anno accademico 2005-2006 sono già chiuse e 38 gli alunni già selezionati a conferma di una forte richiesta da parte di laureati e neo-laureati di acquisire conoscenze e saperi pratici in “linguaggio e comunicazione non verbale”.


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