Liceo Meli, nel nuovo corso tablet al posto dei libri «Buon metodo di studio ma a volte aiutiamo i prof»

Ancora un progetto per rinnovare il sempre meno scelto liceo classico, al Meli di Palermo, con la sperimentazione di alcune classi totalmente multimediali. Quattro quarte ginnasiali, durante l’anno scolastico appena concluso, si sono alternate nei due quadrimestri in questo nuovo uso delle tecnologie a favore dell’insegnamento. Gli studenti infatti, al posto dei classici quaderni e libri di carta, per portare avanti il programma scolastico hanno utilizzato dei tablet collegati in rete con cui fare esercizi e leggere le lezioni dai libri digitali; il tutto coadiuvati da Lavagne Interattive Multimediali all’interno delle aule.

«La sperimentazione – afferma la professoressa Francesca Vella, preside dell’istituto – è partita quest’anno per quattro classi scelte dal collegio docenti in base alle competenze in materia digitale e disponibilità degli insegnanti. Le classi prescelte si sono alternate due per semestre nelle due aule allestite appositamente e agli studenti è stato dato in dotazione uno dei 60 tablet messi a disposizione dall’istituto in comodato d’uso»Gli allievi in questo modo hanno potuto sostituire tutto il materiale con i device, divenuti un strumento per imparare, oltre che per i classici utilizzi. «Sicuramente – dicono gli studenti di una delle classi interessate – impariamo ad usare uno strumento che solitamente impieghiamo in maniera differente». Non tutti però sono totalmente favorevoli alla novità scolastica: «Credo che così – rivela una studentessa – si apprenda di meno. Più che altro perché alcuni professori non sono adeguatamente esperti nell’uso delle attrezzature multimediali e finisce che sono gli studenti a dover aiutare gli insegnanti». In generale, comunque, gli allievi sono contenti e concordi nell’affermare che si tratta di «un buon metodo di studio».

In generale, comunque, gli allievi sono contenti e concordi nell’affermare che si tratta di «un buon metodo di studio, con cui si è in grado di avere un buon livello di comprensione degli argomenti affrontati, al di là delle difficoltà tecniche». La sperimentazione, in ogni caso, è stata utile al fine di aprire un percorso fondato proprio sul digitale e le tecnologie multimediali: dall’anno prossimo, difatti, sarà avviato un nuovo corso denominato MIT (Meli Information Tecnology), facendo un po’ il verso al celebre centro di ricerca di Boston, Usa.

«Dal prossimo anno – continua la Dirigente dell’istituto – partiamo con la classe Mit in cui i ragazzi utilizzeranno proprio questi strumenti. Per il nuovo corso l’unico requisito è comprare un tablet personale. Gli studenti impareranno a gestire banche dati, a programmare siti web e app; ciò è teso a sviluppare questa nuova professionalità». «Il corso MIT – si legge nella descrizione fornita sul sito del Liceo Meli – si prefigge di creare, nell’ambito di un liceo classico, una porta di accesso verso il mondo del lavoro attraverso la formazione di figure professionali quanto mai attuali, eliminando la necessità di accedere obbligatoriamente agli studi universitari». Un nuovo approccio quindi al liceo classico, senza però rinunciare alle materie d’indirizzo, ma che permette di accedere a nuove conoscenze utili nel nuovo mondo digitale.


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