Le fiamme sarebbero state appiccate alcuni giorni fa, ma il genitore del primo cittadino si sarebbe recato solo oggi nell'immobile in località Conca d'Oro. Sul posto le forze dell'ordine per i rilievi e lo stesso Cambiano. A maggio un episodio simile per cui 15 giorni fa sono stati arrestati due trentenni
Licata, a fuoco fabbricato del padre del sindaco Incendio doloso, forse una nuova intimidazione
Un nuovo incendio appiccato su un fabbricato di proprietà del padre del sindaco di Licata, Angelo Cambiano. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Adnkronos, un immobile in località Conca d’Oro, dove c’è anche un pescheto, è stato distrutto alcuni giorni fa. Il genitore del primo cittadino ha fatto la scoperta solo oggi. Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine intervenute, il rogo sarebbe di origine dolosa.
Lo scorso 8 maggio le fiamme avevano devastato una casa di campagna sempre di proprietà del padre. E proprio per quell’attentato due settimane fa sono stati arrestati Angelo Marco Sortino di 32 anni e Calogero Strincone di 30 anni. Secondo gli inquirenti sarebbero loro gli esecutori materiali, ma potrebbero aver agito su commissione. Le indagini, subito dirette su tutto ciò che ruotava attorno alle demolizioni degli immobili abusivi messe in atto dal sindaco a seguito delle ordinanze del Tribunale, non sono ancora concluse.
Oggi la scoperta del nuovo rogo. Sono in corso in queste ore i rilievi da parte delle forze dell’ordine. Sul posto anche lo stesso primo cittadino, che nei giorni scorsi aveva annunciato di volersi dimettere, perché rimasto solo nella battaglia contro gli abusivi. Passo indietro rientrato, almeno per il momento, dopo le prese di posizione in suo sostengo del ministro dell’Interno Angelino Alfano e del governatore siciliano Rosario Crocetta, che si è impegnato a costituire un tavolo tecnico per dare vita ad un Patto per Licata.