Progettare la periferia di una città come Catania non è un compito semplice e, nel farlo, s’incorre nel rischio di fare degli errori, di non ottenere i risultati sperati, di causare spregiudicate speculazioni edilizie. E’ quello che è successo a Librino tra gli anni ’70 e ’90, e che ha trascinato il quartiere nella situazione di degrado in cui versa attualmente: città nella città, satellite conosciuto più per il traffico di droga ed i depositi di armi che per i suoi lati positivi.
Tra i palazzoni popolari, senza spazi per giocare a calcio, si muove Luciano, protagonista dello spettacolo che è stato messo in scena sabato sera, alle 21, nella sede dell’associazione culturale Gapa, in via Cordai.
Nei panni di Luciano -e di molti altri personaggi- Luciano Bruno, che “Librino” non l’ha soltanto interpretato ma anche scritto.
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