Libia: diario di guerra

Ore 9:50
Continuano i bombardamenti da parte del gruppo dei “volenterosi”. Stanotte sono partiti dalla base di Trapani-Birgi due F-18 danesi. La Francia, intanto, ha ceduto alle pressioni degli alleati ed il comando delle operazioni passerà alla Nato. Gheddaffi continua a proclamare alla televisione libica “Vinceremo noi”. I tre giornalisti occidentali, arrestati il 19 marzo, sono stati liberati nella notte.

Ore 10:40

Mentre proseguono gli attacchi contro il Raìs, tre giornalisti occidentali sono stati arrestati dalle forze armate libiche. A riferirlo é il loro autista. Si tratta di due reporter dell’agenzia France Press – Dave Clark e Roberto Schmidt – e un fotografo della Getty Imager- Joe Raedle. I giornalisti, di cui si erano perse le tracce venerdì scorso, sarebbero stati fermati nella zona di Tobruk sabato mattina.

Ore 9:30
Sarebbero egiziani e non libici i 124 migranti sbarcati ieri sulle coste catanesi. Questa l’opinione degli investigatori che hanno rilevato documenti di identità e soldi egiziani nel barcone bloccato al largo delle acque catanesi nella mattinata di ieri. Sessantotto di loro hanno dichiarato di essere minorenni e resteranno al PalaNitta di Librino per ulteriori accertamenti; la restante parte, invece, trasferita in un centro di Pozzallo. Continua a Lampedusa l’emergenza sbarchi. Siamo a quota 5.400 sull’isola e il ministro dell’Interno Roberto Maroni avverte sul rischio terroristi e criminali tra i libici in fuga. 

Ore 20
Mentre il ministro Frattini fa la voce grossa minacciando di riprendersi il controllo delle basi se il comando delle operazioni anti-Gheddafi non passerà alla Nato, a Sigonella poco fa è arrivato personale francese a bordo di un Atlantic e due C-130 con equipaggi di assistenza ai veivoli proveniente dalla Danimarca. Un totale di circa 100-120 persone. Anche oggi dalla base del Catanese sono partite missioni danesi: tre gruppi di aerei hanno raggiunto la costa libica per operazioni di bombardamento dei restanti obiettivi e di controllo della “no fly zone”. In attesa degli esiti del Consiglio di Sicurezza Onu, due tornado italiani sono decollati poco fa da Trapani Birgi.

Ore 13: 15
E’ di 124 il numero esatto dei migranti sbarcati nella notte sulle coste catanesi. Di nazionalità egiziana, si sarebbero in un primo momento dichiarati libici per ottenere lo status di rifugiati politici. Appena dopo lo sbarco, aperto un fascicolo dalla Procura della Repubblica di Catania sul ruolo e le eventuali responsabilità di un motopeschereccio italiano intercettato insieme al barcone approdato nel porto di Riposto. I proprietari dell’imbarcazione sono interrogati dai Carabinieri di Giarre. A seguire l’indagine sullo sbarco è il sostituto procuratore della Repubblica Enzo Serpotta.

Ore 12:00

Approdati nella notte due barconi di migranti libici sulle coste catanesi: il primo, con circa cinquanta uomini a bordo, si e’ incagliato sugli scogli di Riposto; il secondo, con una settantina di persone, e’ stato invece intercettato al largo di Catania. Entrambe le imbarcazioni sono state condotte dalla Guardia di finanza nel porto di Riposto e in quello di Catania poco prima delle 5:00 del mattino. Le forze dell’ordine hanno bloccato in totale 117 migranti che sono successivamente stati condotti nel PalaNitta di Librino per le prodecure di identificazioni ed eventuali controlli medici. Sempre nella notte sono sbarcati a Lampedusa altri 450 migranti giunti con cinque imbarcazioni diverse. Sale a 5 mila il numero degli immigrati sull’isola.


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