Il 6 gennaio scorso si è conclusa presso la sede di via Brunetto Latini 26, a Palermo, lASSEMBLEA SPONTANEA DEI QUADRI di lu FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU Sicilia Indipinnenti dedicata alla commemorazione della figura e del ruolo politico di PIERSANTI MATTARELLA, vilmente assassinato dalla MAFIA a Palermo il 6 gennaio del 1980, mentre il Presidente della Regione si accingeva ad andare alla Messa con la famiglia.
I lavori, aperti al pubblico, sono stati coordinati dal professor Corrado MIRTO, Presidente dellFNS, che ha ricordato il contesto politico esistente nel periodo nel quale si era maturata la decisione della mafia di far fuori il Presidente della Regione Piersanti Mattarella, personaggio di grandissimo prestigio e fortemente innovatore. Il quale aveva sconvolto e sconvolgeva con la sua sola presenza – equilibri e compromessi antichi e moderni.
Il Segretario Politico, Giuseppe SCIANO, ha ricordato come limpegno antimafia di Mattarella passasse anche attraverso una specifica, costante, azione politica ed amministrativa tendente a far sì che la struttura pubblica della Regione Siciliana ed i relativi uffici, i dipendenti, gli interventi, gli appalti e le varie attività istituzionali di ogni giorno fossero al riparo dal malcostume e principalmente al riparo dei condizionamenti e delle infiltrazioni mafiose. Insomma: voleva la Regione Siciliana, innanzitutto, e tutte le altre pubbliche Amministrazioni efficienti, trasparenti e al servizio del Popolo Siciliano, al servizio della Comunità.
Sono state raggiunte queste finalità?, si è chiesto Scianò e si sono chiesti gli altri partecipanti allAssemblea. La risposta è stata chiara e condivisa: No, purtroppo!, ha detto Scianò. Che ha aggiunto: Ma i fatti certi sono fatti certi: Piersanti Mattarella ha sacrificato eroicamente e generosamente la propria giovane esistenza, affinché questa SVOLTA in Sicilia potesse avvenire. Ed è altrettanto certo che i suoi nobili ideali ed il suo insegnamento rimangono validi ed attuali ancora oggi, nel momento in cui nella vita politica siciliana continuano a prevalere logiche clientelari, spartitorie e, talvolta, anche tangentiste. Logiche, queste, che richiamano alla memoria in tutto e per tutto i princìpi etici e sottoculturali della mafia. Si tratta di LOGICHE e di PRASSI – ha concluso Scianò – che respingiamo anche in nome di Piersanti Mattarella.
Numerosi gli interventi qualificati, fra i quali ricordiamo quelli di Giancarlo ALAGNA, di Giovanni BASILE, di Giuseppe SORRENTINO e di Lia DANTONI, che hanno sottolineato come Piersanti MATTARELLA rimanga il simbolo dei SICILIANI DI TENACE CONCETTO, che si battono per il Diritto al FUTURO del Popolo Siciliano. Un futuro, però, che, come dice il programma dellFNS, DOVRA ESSERE SENZA BRIGANTI e senza MAFIOSI. Nonché senza la cultura ed i metodi del BRIGANTAGGIO e senza la cultura ed i metodi della MAFIA.
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