Lettere, l’ora delle decisioni irrevocabili

La risposta del Preside riguardo alle ‘norme transitorie’ è già arrivata, durante il Consiglio di Facoltà di ieri mattina. Di fatto, la transizione c’è già stata, sono i tre anni trascorsi dalla delibera del 28/09/2006 ad oggi. Era già stabilito che questa sessione di giugno sarebbe stata la prima in cui sarebbero stati assegnati un massimo di 5 punti laurea”. Queste le parole della dottoressa Maria Caterina Paino, portavoce della facoltà di Lettere e Filosofia per la questione della “Regolamentazione criteri tesi di laurea”.

Tale risposta è stata sollecitata dalla lettera che il Garante d’Ateneo Italo Andolina ha inviato al Preside della facoltà di Lettere, Enrico Iachello, chiedendo allo stesso, e al Consiglio di Facoltà, di dettare sul tema delle “norme transitorie” che regolino il passaggio dal vecchio al nuovo “regime”, al fine di non frustrare e deludere le aspettative maturate nel periodo di vigenza del precedente regolamento. “L’ultima delibera di maggio è la prima regolamentazione sul tema, pertanto va applicata a tutti gli studenti, siano essi ‘in’ corso o ‘fuori’ corso, per evitare disparità di trattamento. Tale provvedimento risponde ad un criterio di equità che un’università non può non darsi”.

L’intervento del Garante è stato richiesto dall’Associazione studentesca Logos, contro la delibera del 29/05/2009 che riduce il numero massimo di punti di assegnazione tesi per tutti gli studenti iscritti a lauree triennali dagli 11 precedenti a 5, aggiornamento della delibera del settembre 2006 che prevedeva tale riduzione solo ed esclusivamente per gli immatricolati a partire dall’a.a. 2006/07. “La Facoltà non ha mai deliberato che potessero essere assegnati 11 punti per le tesi di laurea della triennale: non esiste nessuna sua traccia neanche nel regolamento di Facoltà. Finora si è applicato il regolamento relativo al vecchio corso quadriennale. Proprio per questo motivo questa delibera va estesa a tutti gli studenti. Non possiamo assecondare le richieste dei ‘fuori’ corso, sarebbe stata un’ingiustizia nei confronti di quelli ‘in’ corso”.

La posizione della Facoltà è netta e decisa, pertanto agli studenti non rimane che adattarsi alla nuove regole. “Sarebbe inutile provare un ricorso”.

(ultima modifica: 8 luglio 12.28)

francescocurro

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