Lettere… di protesta: terremoto piani di studio

Alla vigilia delle elezioni per la nomina del nuovo preside della facoltà di Lettere e Filosofia, che andrà a sostituire il prof. Mineo, alcuni cambiamenti nei piani di studio dei corsi di laurea in Lettere – indirizzo Classico e Lettere indirizzo Moderno -, sembrano alterare gli umori di buona parte della popolazione studentesca già iscritta in Lettere negli anni precedenti. Sui forum degli studenti di Lettere (www.marforio.org/forumstud/ e www.astrattifurori.it/forum2/), si possono intuire gli stati d’animo di coloro che avendo già intrapreso un certo profilo di studi, si troverebbero a quanto pare a dover accettare i cambiamenti dei piani di studio relativi agli anni rimasti.

Ecco alcune delle domande poste dagli studenti preoccupati sul forum di Marforio: “Se non ci sarà più la lingua latina al secondo e terzo anno, come sarà possibile per  me poterla insegnare?”; “Parecchie materie dell’area archeologica sono obbligatorie al terzo. A me non interessano. Il latino invece non è obbligatorio!”; “I nuovi piani di studio riguardano solo gli immatricolati di quest’anno?” Qualcuno scrive addirittura: “Stanno candidamente evitando di fallire, anche se forse dopo ci saranno specialistiche per noi qui a Catania; nel frattempo però avremmo studiato altro rispetto a ciò che volevamo fare.”

Il punto focale effettivamente come sottolinea un ragazzo è che i nuovi piani di studio possono certo piacere o meno, ma si deve dare la possibilità, a chi aveva già deciso in passato di seguire un certo percorso formativo, di poterlo continuare.

Per tutta risposta, il prof. Rosario Castelli e il prof. Antonio Di Grado, docenti del dipartimento di Filologia Moderna, hanno comunicato attraverso lo stesso forum che “sarà possibile mantenere nel proprio piano di studi le materie che non siano state attivate quest’anno”. Aggiungono inoltre che “lo studente non è costretto ad optare per un nuovo piano di studi, salvo indicazioni in tal senso”. Per dubbi residui rimandano alla prof.ssa Beatrice Marotta che prendendo la palla al balzo risponde ad uno dei moderatori del forum: “chi si iscrive al primo, al primo ripetente e al secondo deve seguire i nuovi piani che per ora non prevedono curricula; chi si iscrive al secondo ripetente, al terzo o terzo ripetente, continua il percorso scelto. Le discipline non attivate quest’anno, presenti nei vecchi piani di studio, possono essere sostituite con altre della medesima area o di area affine.”

Ecco invece alcuni spezzoni di un intervento sul forum Astratti Furori del prof. Enrico Iachello, Docente nella Facoltà di Lettere e Filosofia, nonché candidato alla poltrona di Preside della Facoltà in opposizione alla collega e “rivale” prof.ssa Margherita Spampinato: “I curricula (…) si sono ridotti a due. Perché? Quando abbiamo attuato la riforma “imposta” dal Ministero, ci siamo trovati di fronte le tabelle ministeriali delle lauree triennali con le indicazioni del numero minimo di CFU da assegnare a ogni ambito. Era previsto che i CFU del triennio si sarebbero poi sommati e armonizzati con i CFU delle lauree specialistiche. Paradosso: queste ultime non erano ancora note, neanche al legislatore. Abbiamo cioè elaborato il piano del triennio all’oscuro del biennio. Quando le tabelle delle lauree specialistiche sono state pubblicate si è scoperto che era impossibile, dato il numero di percorsi attivato nella laurea in Lettere, far quadrare i conti tra triennio e biennio. Che fare? Per attivare le lauree specialistiche abbiamo dovuto semplificare il triennio riducendo a due i percorsi (classico e moderno). Tuttavia, non drammatizziamo: le modifiche sono sì a volte consistenti, ma riguardando solo il II anno. La Facoltà si è già impegnata a riformulare i piani didattici in modo che nel III anno, nel 2006-2007, si possano recuperare il più possibile i vecchi piani. Ma attenzione, non si potranno ripristinare i vecchi percorsi. Il mio impegno, se sarò eletto Preside, è di convocare ad ottobre una “conferenza didattica” aperta a tutti per spiegare con chiarezza i meccanismi della compilazione dei piani didattici per definire poi nelle sedi deputate i nuovi piani con la piena consapevolezza di docenti e studenti.”

Su tutto ciò abbiamo sentito i pareri di due rappresentanti di Lettere: Gabriella Lombardo e Massimo Caponetto. Sebbene abbiano rassicurato alcuni degli studenti indispettiti, in tutta franchezza ci hanno detto che sarebbe meglio aspettare l’elezione del nuovo preside e il ritorno dalle vacanze di tutto il personale docente e della maggioranza degli studenti per poter avere il quadro definitivo ed eventualmente per muovere delle critiche. In ogni caso Caponetto, che ha seguito l’iter burocratico del riordino dei piani di studio, ci dice che le modifiche erano necessarie per poter essere in regola con le tabelle ministeriali. E non si escludono nemmeno ulteriori cambiamenti a fine 2007 con l’attuazione delle nuove disposizioni della riforma Moratti.

Il quadro sebbene più chiaro di quanto non lo fosse prima, non è ancora del tutto completo, anche perché con le elezioni a giorni del preside della facoltà, ci potrebbero essere ulteriori risvolti nella faccenda. Nel frattempo nei forum, alcuni ragazzi minacciano proteste e trasferimenti in altri corsi o facoltà qualora fossero obbligati a seguire i nuovi piani di studio.

La redazione di Step1, solidale alle rivendicazioni degli studenti di Lettere, continuerà a seguire il caso.


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