Barroso e letta non vanno oltre le dichiarazioni dintenti. Parlano accorati ma per nulla scalfiti dalle richieste reali dei lampedusani, in una conferenza-stampa organizzata nel bel mezzo di accese e pacifiche proteste, soprattutto per non aver previsto una visita al centro di accoglienza degli immigrati. E che è un centro di prima accoglienza in condizioni spaventose, definito come un vero e proprio lager da comuni cittadini lampedusani impegnati nella protesta per la tardiva e parolaia attitudine dellue e del governo italiano nellaffrontare i problemi dellisola e degli immigrati.
Letta, Alfano e Barroso a Lampedusa: parole, parole, parole…
Barroso e Letta non vanno oltre le dichiarazioni dintenti. Parlano accorati ma per nulla scalfiti dalle richieste reali dei lampedusani, in una conferenza-stampa organizzata nel bel mezzo di accese e pacifiche proteste, soprattutto per non aver previsto una visita al centro di accoglienza degli immigrati. E che è un centro di prima accoglienza in condizioni spaventose, definito come un vero e proprio lager da comuni cittadini lampedusani impegnati nella protesta per la tardiva e parolaia attitudine dellUE e del governo italiano nellaffrontare i problemi dellisola e degli immigrati.
Barroso, nella parte in francese e dunque rivolgendosi soprattutto ai giornali europei più che ai lampedusani, rimane estremamente vago: Ho visto tragedie in molti posti del mondo, ma in Europa queste tragedie non devono accadere, ciò esige una cooperazione più grande tra gli Stati-membri dellUE.
Tutti gli Stati europei, continua Barroso sempre in francese, devono fare uno sforzo in proporzione alla propria grandezza e alle proprie risorse. Questa visita può avere un seguito, è un tema del più alto interesse europeo.” Ha anche aggiunto che La situazione è nuova. E ancora rivendica LUE dà il più grande contributo in termini di aiuti a Paesi terzi. Senza però precisare quali siano i risultati tangibili di questi aiuti.
Gli fa eco Letta, mostrando limbarazzo dellEuropa che è nelle stanze dei bottoni, unEuropa che, evidentemente, non si commuove nemmeno di fronte alle tragedie se non in maniera superficiale e mediatica: Affronteremo il tema in Italia e lo affronteremo da posizioni diverse. Cè bisogno di trovare delle intese. Abbiamo lUE alleata e abbiamo alcuni Paesi europei che a pensano come noi, altri no. Nel 2014 ci sarà la presidenza greca e quella italiana e faremo di tutto. Mi scuso per le mancanze del governo e dellEuropa. Precisa che Il 24 ottobre ci sarà un consiglio dei ministri europei con questa questione in agenda, cosa che non era stata inizialmente prevista, confessando così che lUE interviene con una discussione solo a disastro avvenuto.
Voglio ringraziare i rappresentanti dellamministrazione e delle istituzioni di Lampedusa, conclude Letta, i Corpi dello Stato, e tramite loro i loro uomini e le loro donne. Tramite il Sindaco, che invito a Roma, voglio ringraziare la cittadinanza di Lampedusa, che ha dimostrato quali sono i tratti migliori degli italiani: la solidarietà e laccoglienza.
Intanto, Lampedusa rimane periferia della periferia, pur essendo al centro di problemi europei che non sono per nulla nuovi, se non nellaggravarsi vertiginoso a causa, da un lato di una situazione esplosiva nei Paesi del versante meridionale e orientale del Mediterraneo, dallaltro per la grave crisi economica e sociale che attraversa la Sicilia. E alla quale lEuropa continua a somministrare solamente e la punitiva cura-Merkel-trojka finanziaria, e cioè quella dellausterità a costo della recessione e del dramma perdurante.
Drinking in Germany, starving in Greece. Photo from www.ilpost.itLa voce dei lampedusani è unanime: “Basta con le passerelle”. E ancora, “Basta con la mafia che c’è sui migranti. Basta con il traffico d’armi “.