L'episodio è accaduto vicino a un panificio. La vittima è nota alle forze dell'ordine e ha riportato ferite guaribili in 21 giorni. In ospedale, i medici gli hanno dato oltre cento punti di sutura. A essere fermati dalla polizia sono stati Fabio ed Emanuele Coniglio, di 27 e 20 anni. Sarebbero arrivati sul posto con un ciclomotore
Lentini, coltellate al volto e al collo a 42enne La polizia arresta gli aggressori: sono fratelli
Lesioni personali gravissime. È il reato contestato ai fratelli Emanuele e Fabio Coniglio, di 20 e 27 anni, arrestati dagli agenti del commissariato di Lentini. I due hanno aggredito un uomo nei pressi di un panificio di Lentini. I fatti si sarebbero consumati nel pomeriggio di ieri, intorno alle 18.30. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti, i due fratelli sono giunti davanti a bordo di un ciclomotore e, individuata la vittima, l’hanno colpita al volto con un coltello, in particolare al collo, per poi darsi alla fuga a bordo dello stesso mezzo. L’uomo, un muratore di 42 anni già noto alle forze dell’ordine, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Lentini dove è stato medicato con oltre cento punti di sutura e dimesso con una prognosi di 21 giorni.
Sul posto in cui si è consumata l’aggressione, gli agenti hanno trovato numerose tracce di sangue. «Il 42enne – spiega a MeridioNews il dirigente del commissariato di Lentini, Marco Dell’Arte – ha cercato di tamponare la ferita con dei fazzolettini ma solo l’intervento dei sanitari ha potuto bloccare l’emorragia. Adesso sta meglio, ma gli aggressori gli hanno lasciato dei segni che resteranno visibili per tutta la vita, parliamo di un colpo di arma da taglio dato vicino alla giugulare, poteva restarci secco», aggiunge Dell’Arte.
Il movente dell’azione sarebbe legato a motivi di gelosia. Pare, difatti, che il più grande dei fratelli, Fabio, abbia avuto una relazione con la moglie del 42enne che, venutone a conoscenza, avrebbe cercato di convincere i due amanti a troncare il loro rapporto. Cosa che non sarebbe andata giù al 27enne che con la complicità del fratello più piccolo sarebbe passato ai fatti, accoltellando il muratore. I fratelli Coniglio non avevano alle spalle precedenti di polizia, ma «hanno commesso un reato non indifferente e in pieno giorno, in presenza di tante persone, tra cui bambini». Per loro, dunque, sono scattate le manette.