Lele Scieri, il parà ucciso 22 anni fa per «disdicevoli ragioni» Cassazione: «Anche se in caserma, nonnismo non è militare»

Per oltre vent’anni quello di Emanuele Scieri sembrava destinato a rimanere un mistero irrisolto dietro un muro di gomma. Adesso è il tribunale ordinario a occuparsi del processo per omicidio volontario del parà siracusano, ucciso il 13 agosto del 1999 nella caserma Gamerra di Pisa e ritrovato, tre giorni dopo, ai piedi di una torretta di asciugamento dei paracadute. A fare riaprire le indagini alla procura era stata la relazione finale della commissione d’inchiesta sulla vicenda. Poco dopo, il tribunale militare di Roma ha chiesto il trasferimento degli atti. Per un periodo, i due procedimenti sono andati avanti parallelamente. A risolvere il conflitto di giurisdizione è stata la prima sezione penale della Corte di Cassazione che ha deciso che il caso è di competenza della sola magistratura ordinaria. Questo perché il nonnismo non è solo un fatto militare, anche se gli atti avvengono all’interno di una caserma. Inoltre, tra gli ex caporali e la vittima non c’era «nessun rapporto gerarchico-disciplinare». 

Nel caso del tribunale militare a essere contestato agli indagati era il reato di abuso di autorità, ovvero di violenza contro un inferiore mediante omicidio pluriaggravato in concorso. Nel procedimento ordinario, la contestazione riguarda invece il reato di omicidio aggravato dai futili e abietti motivi. E, oltre ai tre ex caporali Alessandro Panella, Andrea Antico e Luigi Zabara, in questo caso sono indagati per favoreggiamento anche l’ex comandante della Folgore, il generale Enrico Celentano e l’allora aiutante maggiore Salvatore Romondia. Intanto, per oggi è prevista una nuova udienza al tribunale ordinario di Pisa. «Riteniamo che sia la sede più giusta», aveva commentato Francesco Scieri, il fratello del papà. «Così potremo andare avanti senza più perdere tempo, verso la verità», le aveva fatto eco l’avvocata Alessandra Furnari che assiste i familiari. 

Nelle motivazioni della sentenza della Cassazione, sulla competenza del caso, la prima sezione penale descrive la pratica del nonnismo come «sopraffazione» all’interno di un gruppo, che prescinde dal rapporto gerarchico militare anche se avviene dentro una caserma. I giudici spiegano che le «disdicevoli ragioni» e gli «atti di sopraffazione non sono in sé ricollegabili al dispiegarsi del rapporto gerarchico, così come al servizio o al rispetto della disciplina militare». Quello che conta è, piuttosto, «l’anzianità» di appartenenza a un gruppo. Nel caso di Scieri, la Cassazione ha valutato, inoltre, che al momento dei fatti descritti dall’accusa gli autori non erano in servizio e non indossavano nemmeno la divisa. Anche Scieri si trovava in libera uscita e, quindi, in abiti civili

Con «spregiudicata e brutale violenza», gli imputati avrebbero prima «fiaccato la resistenza di Scieri tramite violenti colpi, mentre saliva, in condizioni di insostenibile stress, la scala della torre di asciugamento dei paracadute». Dopo la caduta da un’altezza di circa cinque metri, lo avrebbero lasciato a terra agonizzante «dileguandosi per sfuggire all’individuazione». Secondo una consulenza medico-legale depositata nel giugno del 2020 – dopo nuovi esami autoptici effettuati sulla salma che è stata riesumata – il parà non si sarebbe potuto salvare a causa della «presenza di numerose fratture a più vertebre cervicali che hanno provocato un danno midollare importante con elevatissima probabilità di morte in breve tempo, quantificabile in minuti».

Leggi il dossier di MeridioNews sul caso di Lele Scieri


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]